Cara Rosy,

le lacrime di felicità per Mattarella sono state la conferma, se ce ne fosse stato bisogno, del tuo sconfinato amore per la politica. Ma c’è anche una politica del simbolico che talora conviene agire. Quando ieri nel salone delle feste del Quirinale un Berlusconi in grande spolvero, euforizzato dal rientro in società e da chissà quale farmaco di sostegno, ha ribadito la sua impresentabilità al limite della sociopatia, dando pacche sulle spalle a tutti e facendoti nuovamente oggetto della sua volgarità da bar-biliardo («Ho visto che ha versato lacrime di commozione per Mattarella. Non mi aspettavo da un uomo, pardon, da una donna, tante lacrime») in tante abbiamo sperato in una tua reazione femminilmente ferma: tipo un papagno che gli riaprisse la ferita dell’ “attentato” in piazza Duomo.

Il luogo e la circostanza solenne, vero, lo sconsigliavano. Ma uno sgambetto, una spugnata al bitume copri-chierica, una bicchierata sul fondotinta, un foglio appeso sulla schiena, tipo pesce d’aprile, con scritto: “Sono un povero rimbambito” tradotto anche in inglese (“I’m just a dotard”), insomma, qualcosa si poteva escogitare. Saremmo finite, Rosy -consentimi il plurale- in prima sul NYT. Avremmo girato definitivamente l’angolo.

Come vedi il nostro venditore di spazzole è incorreggibile: non c’è condanna, non c’è pena, emarginazione politica, servizi sociali, niente che possa ricondurlo a ragione. Dobbiamo tenercelo com’è,  un campione, o meglio una reliquia rinsecchita della questione maschile. Ed è stato un peccato che la festa di ieri sia stata rovinata da questo Jep Gambardella in pensione, con i suoi doppiopetti contenitivi e i suoi colpi di sonno: il patto del Nazareno è anche un problema estetico.

Sicché, come si dice dalle tue parti, ribadendoti la mia stima affettuosa, non mi resta che baloccarmi con l’idea che se -non volesse il Cielo- ti capitasse di incontrare nuovamente il vecchietto nei corridoi di Palazzo Madama o altri, tu possa servirgli fredda la pietanza che merita: forse non il papagno che ho sognato, ma l’inventiva e la sferza toscana sapranno senz’altro suggerirti un’equa soluzione.

Un abbraccio

 

 

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