Contemplando le immagini disgustose della Festa dei Maiali organizzata al Foro Italico dal vicecapogruppo Pdl in Regione Lazio Carlo De Romanis, rampollo di una famiglia di costruttori eletto nel listino bloccato di Renata Polverini (quindi senza sottoporsi al voto) grazie ai buoni auspici di Antonio Tajani, e in attesa che la governatora invece di continuare a minacciare e strillare e a sentirsi poco bene si dimetta davvero, come capiterebbe in qualunque Paese mediamente civile, mi verrebbe da dire questo.

Che potendo scegliere i-le nostri-e rappresentanti -e non potremo farlo, a quanto pare, in sprezzo a quello che è il principio cardine di quella che viene definita democrazia, dovremo mandare giù un’altra volta il boccone amaro delle liste bloccate, se ci piace è così, se no stiamocene pure a casa: e allora non democrazia per non democrazia teniamoci il professor Monti, almeno siamo certi che, oltre a parlare un inglese fluente e ad avere studiato non parteciperà a orge travestito da centurione romano- ecco, potendo scegliere i-le nostri-e rappresentanti io terrei ben presente un fatto: che i-le candidati-e mostrino, nella loro vita, di non tenere in particolare conto la ricchezza materiale, che ostentino anzi un certo sprezzo per l’eccesso di soldi e le inevitabili degenerazioni che ne conseguono. E non uno sprezzo dell’ultimo minuto, ma testimoniato da tutta la loro esistenza. Che abbiano sempre vissuto in modo sobrio, senza ostentazioni, senza coste Smeralde, party, frequentazioni imbarazzanti, Isole dei Famosi e tutta quanta la fuffa che ci è toccato subire come modello di successful way of life per una ventina d’anni. Che da questo circo siano stati sempre fuori, e che diano garanzia che per loro la politica è furente amor mundi, e non un modo per fare più proficuamente  affari o per entrare nei giri che contano o per rubare o per conquistarsi uno stipendio con relativi benefit e vitalizi.

E perfino questo non è una garanzia, perché tanti sono partiti così, nella sobrietà e nell’impegno, e sono finiti con le ville e le crociere e gli elicotteri, tipo il governatore della Lombardia. E’ molto facile perdere la testa, a quanto pare.

Ecco, potendo scegliere, e non potrò farlo, e allora non so se ce la farò a votare chi non mi permette di esercitare un mio fondamentale diritto, io terrei ben presente questo criterio.

  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •