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economics, Politica Febbraio 9, 2012

Cosa abbiamo fatto per meritarci questo?

Non so voi. Io sono sconcertata. In poche settimane dalle stalle alle stelle?

Piacevolmente sconcertata, ma incredula: allora era così facile? mi chiedo.

Magari facilissimo no, stiamo versando tutti lacrime e sangue a profusione.

Ma bastano per farci diventare la quasi-locomotiva d’Europa, dopo che ne siamo stati la zavorra, la minaccia, il buco nero?

Di che cosa è segno, questo investimento di fiducia Usa nei confronti del suo fido alleato europeo?

Che cosa significa dal punto di vista politico e monetario? Siamo il 51esimo degli States, dislocato in Europa?

Ecco i passaggi principali dell’intervista di Mario Monti a Time.

 

“In Italia è necessaria la meritocrazia”
«Spero di farlo, perché sono convinto che altrimenti le riforme strutturali sarebbero quantomeno effimere»: così Monti risposto al un giornalista del Time che gli chiedeva se il suo esecutivo intendesse modificare in qualche modo anche «la cultura e un certo modo di vivere e di lavorare degli italiani». Nell’intervista – realizzata la settimana scorsa – Monti ha osservato che «lo stile di vita dei politici» ha un impatto molto importante sugli italiani, a prescindere dal fatto che chi governa «sia perfetto o assolutamente innocente». Il presidente del Consiglio ha spiegato al giornalista americano che in Italia «tendiamo a proiettare tutto il male nella classe politica», quindi è dovere dell’attuale esecutivo «tentare di dare un senso di meritocrazia, competizione e di altre cose che riteniamo necessarie».

“Nonostante i problemi, l’Euro è una moneta stabile”
«L’euro è ancora una moneta stabile, nonostante la crisi dell’eurozona». Ne è convinto il premier, che si dice fiducioso sulle prospettive della moneta unica. In futuro, sostiene Monti, non solo non ci saranno uscite dall’euro di Paesi come Portogallo, Grecia o Irlanda, ma «la mia fiduciosa previsione è che (nell’eurozona, ndr) ci saranno 17 membri piu altri». Riguardo alle riforme da attuare a livello europeo per superare la crisi, Monti ritiene che «ora è il momento di mettere in atto un mercato comune più profondo e solido». Inoltre, all’Europa servono anche «politiche più orientate alla crescita».

“Nel parlamento italiano c’è un disarmo reciproco” 
«C’è stato un disarmo reciproco», dice il premier in riferimento alla situazione politica nella quale si è trovato ad assumere il suo incarico: «La maggioranza che ora in Parlamento sostiene il governo non è una maggioranza strutturata, non è una coalizione di partiti, è l’unione dei tre partiti maggiori, ciascuno dei quali parla con noi, ma non parla con gli altri, perchè vengono da un periodo ancora molto caldo di estrema belligeranza». Ciò nonostante, aggiunge Monti, «ora le cose stanno evolvendo».

“Sul debito pubblico i governi precedenti hanno agito contro l’interesse delle generazioni future”
«L’Italia ha accumulato un enorme debito pubblico, perch‚ i governi che si sono succeduti erano
troppo vicini alla vita dei comuni cittadini, troppo desiderosi di soddisfare le richieste di tutti e così hanno agito contro gli interessi delle generazioni future»