Browsing Tag

stefano boeri

AMARE GLI ALTRI, Donne e Uomini, esperienze Aprile 13, 2011

LA REGINA

Essere Zaha Hadid (com’è intitolato il bellissimo numero di Abitare in edicola, una cover che è già come un classico: compratelo) è essenzialmente essere una regina. Talmente signora delle cose da potersi permettere di sfidare la legge di gravità e le caratteristiche dei materiali, ma soprattutto la prepotenza del già detto, disegnato, ideato. In architettura, ma è una lezione anche per chi fa tutt’altro mestiere. Zaha talmente regale da essere splendida e straordinariamente attraente pur non corrispondendo a nessuno dei canoni da photoshop.

Essere Zaha Hadid, madre di magnificenze come il Maxxi di Roma, il Guggenheim di Taiwan, l’Opera House di Canton, forme fluide che sembrano intrappolare il dinamismo della vita e pulsare della sua stessa energia, è un modo superbo di essere donna e di dare forma a quel “fantastico” (io lo chiamo femminile, ma posso chimarlo anche immaginazione creatrice) a cui lei non ha mai voluto rinunciare, con la sua ricerca caparbia.

L’ho incontrata ieri in un Politecnico traboccante di entusiasmo e di ragazzi, che l’hanno accolta con vero amore –Milano al meglio delle sue possibilità di creazione e relazione-, le ho fatto una domanda, sono stata colpita da molte delle sue risposte.

Mi è molto piaciuta, in particolare quando ha detto che nell’insegnamento fa “molto conto sul fattore paura”. Che ci vuole un misto di terrore e accompagnamento, per ottenere risultati dai ragazzi. Temo che sia proprio così, che questo faccia parte delle responsabilità di una regina, che sono anche politiche. E ho pensato, mentre lo diceva, che è anche doloroso, in qualche punto del cuore, ma necessario.

Ho un paio di meravigliose scarpe disegnate da Zaha, tra organico e inorganico, animali fantastici ma anche sculture alla Boccioni. E’ stato un colpo di fulmine. Il mio numero non l’avevano, ho comprato un numero meno illudendomi di starci, pur di averle. Non ci sto. Le metterò su una mensola o in una teca, credo.

Vorrei essere Zaha Hadid.

economics, Politica Marzo 29, 2011

CRACK EXPO

Se a noi milanesi togliete il mito dell’efficienza, ditemi voi che cosa ci rimane, poveretti.

Il modo in cui la commissaria Moratti sta gestendo la vicenda Expo 2015 fa accapponare la pelle. Già ci si vergogna parecchio, per i noti motivi, quando si ha a che fare con il resto d’Europa e del mondo: stamattina vedo sui giornali quel tavolo di videoconferenza sulla Libia che ci esclude -noi, che nel conflitto siamo geograficamente in prima linea- e non mi pare poi così strano. Non si fidano, siamo ininfluenti, le “nostre” posizioni sono altalenanti.

Ma questa storia di Expo, credetemi, simbolicamente è anche peggio. E contravviene alle logiche di ogni buon padre di famiglia, come si dice. Dovremmo già vedere da tempo ruspe in azione, e invece i terreni non sono ancora stati acquisiti. Dovremmo sapere per farne che cosa, e invece si cambiano i piani in corsa. Dall’orto planetario si passa al supermarket tecnologico globale, mi pare di aver capito così (ma che cosa vuole dire?) perché gli orti “non sono vendibili”. E il sospetto di megaspeculazioni a vantaggio di pochi si fa molto forte.

Si dice, anzi, che di orti non aveva mai parlato nessuno: e si dichiara il falso. Qui (www.stefanoboeri.it) potete vedere Stefano Boeri, oggi capolista del Pd alle prossime elezioni comunali, che presenta il Master Plan di Expo 2015 all’assemblea plenaria dei 130 Paesi del BIE, il Bureau International des Expositions.  E’ il primo luglio scorso, e nel video si scorgono di spalle, plaudenti, il sindaco Moratti e il Presidente del cda della societa’Expo, Bracco. Nell’intervento Boeri illustra in dettaglio ai rappresentanti dei Paesi l’idea dell’Orto botanico planetario, descrive la sua estensione su tutta l’area Expo e spiega i motivi per i quali  l’Orto planetario dovra’ restare come eredita’ a Milano dopo la fine dell’evento.

Infine, dato non irrilevante, non si sa se ci sono i soldi per fare tutto questo, qualunque cosa sia. Il peggio del peggio del peggio, che ci restituisce un’immagine irriconoscibile di Milano: come guardarti allo specchio e vedere una faccia che non è la tua. Un colpo all’identità e all’autostima della città da cui non sarà facile riprendersi.

Al punto che ti viene da sperare nel tanto peggio-tanto meglio: che il Bureau International di Parigi -il prossimo appuntamento di verifica sarà il 19 aprile- dichiari: scusate, ci siamo sbagliati, non siete capaci nemmeno di questo, facciamo fare a Smirne, grazie. La prima immediata conseguenza politica sarebbe che la signora Brichetto Moratti rischierebbe seriamente di perdere anche il posto di sindaco, non solo quello di commissaria Expo, e forse si potrebbe ricominciare a sperare.

Con tutto questo le nostre quotazioni -di Paese, di città, di cittadini- calano vertiginosamente, i nostri figli saranno gli zimbelli del mondo, ma nessuno ci ripagherà di questo crack. Il “gestore” dei nostri affari, della nostra reputazione e dei nstri soldi si rivela -nella migliore delle ipotesi- non all’altezza del compito. Ma a quanto pare, salvo il voto, non abbiamo nessun modo per rivalerci.

Politica Dicembre 11, 2010

SE NON SIETE DI MILANO, SALTATE PURE

Questa è una lettera destinata al candidato sindaco per il centrosinistra a Milano Giuliano Pisapia e ai suoi ex-competitor Stefano Boeri, Valerio Onida, Michele Sacerdoti. La riproduco qui. Potete sottoscriverla.

Cari Giuliano, Stefano, Valerio e Michele,

ci sarebbe piaciuto vedervi già subito dopo le primarie lavorare assieme per vincere le prossime elezioni.
Speriamo succederà presto, e per questo rivolgiamo a voi e alle persone e organizzazioni che vi sostengono questo appello.
L’esito delle elezioni crediamo dipenderà dal piano sul quale saranno giocate. Vi invitiamo a scegliere quello della unità, della concretezza,
della vicinanza ai bisogni e ai legittimi desideri delle persone.

Vogliamo non solo programmi e idee sulle cose da fare, che certo non mancano, ma anche dinamismo,  coraggio, generosità , lontananza da ogni settarismo o da perdenti tatticismi. Vi chiediamo quindi di dare rapidamente vita a una lista unitaria a sostegno del candidato sindaco Giuliano Pisapia,  che sappia essere adeguata espressione della società civile che vi sostiene.

Giacomo Bonelli


Politica Novembre 29, 2010

LETIZIA COPIONA

Questo è uno dei manifesti della campagna stramilionaria di Letizia Moratti.

E questo è uno dei manifesti-tipo (qui adattato alla circostanza) della campagna per le primarie di Stefano Boeri

Che cosa ve ne pare?

Che cosa fa, signora sindaca? Copia?


Sì. E’ innegabile. Copia.

AMARE GLI ALTRI, Donne e Uomini, esperienze, Politica Novembre 18, 2010

PER AMORE DEL MONDO

Ho preso molto sul serio questa faccenda del sindaco di Milano. Sono una di quegli ex-ragazzi nati e cresciuti nella politica, che a un certo punto hanno continuato a fare la politica, come potevano, nel loro mestiere, hanno pagato il mutuo, hanno cresciuto i bambini, e ora che i bambini sono diventati uomini e donne o quasi, guardano sbigottiti al futuro che li aspetta, e guardano sbigottiti anche loro, questi ragazzi che accettano tutto, che non hanno il minimo senso della lotta, che rischiano di trovarsi privi degli strumenti necessari per affrontare la durezza del mondo (poi questi ragazzi hanno tantissime altre belle cose che noi facciamo fatica a decodificare: un fortissimo senso delle relazioni, una grande capacità di accettare le differenze, a anche la stessa capaicità di patire, che da un certo punto di vista è un grande dono).

E allora mi sono detta: devo darmi da fare per la mia città, che è messa male. Devo portarle in dote tutto quel poco che ho e che so. Non basta più come lo faccio. Bisogna che lo faccia meglio. Mi sono buttata, ho fortemente sostenuto un candidato, Stefano Boeri, gli ho parlato soprattutto di una delle faccende di cui so di più, i rapporti tra gli uomini e le donne, e sono stata sorprendentemente ascoltata, mi sono rispecchiata nel suo civismo, nelle sue visioni, ho ricordato il mio angelo Alexander Langer, ho litigato con altre che pensano che la strada non sia questa, ho litigato con mio marito e con mio figlio che per amore, possesso e senso di protezione non volevano che io mi spendessi così intensamente. Ma io credo in quello che ho sentito dire una volta a Tara Gandhi, nipote del Mahatma: che la vita di una donna e di un uomo si scandisce in 4 tempi, quello dedicato all’apprendimento, quello dedicato alla materialità e al godimento, il tempo dedicato al mondo, e quello riservato allo spirito. Non che le altre cose spariscano (la materialità, il godimento, ovvero l’amore, la famiglia, mio figlio, sono ancora nella mia vita, e così l’apprendimento, che non finisce, e anche lo Spirito Santo), ma sono nell’età in cui si dovrebbe desiderare di dedicarsi al mondo, di applicare lì grande parte della propria responsabilità e del proprio amore.

Ora sto litigando con me stessa, però, perché ogni mattina, come una tossica, mi informo online e sui giornali di ogni cosa che riguardi le prossime scadenze elettorali, di ogni sommovimento, di ogni dichiarazione, ogni schieramento, ogni dimissione, ogni smottamento, ogni tatticismo, ogni sondaggio, ogni conta dei voti, etc.etc. So precisamente che la strada non è questa, ma lo faccio.

Ragazza mia, allora mi dico, guarda che così non va. Guarda che ti stai inoltrando in un territorio di lupi, senza una bussola né la minima attrezzatura. Guarda che ti stanchi per niente, e finirai per perderti. Torna a te stessa. Quello che conta è il tuo amore per la città, non quello che faranno i cattolici, e se la lista di Onida basterà ad arginare il loro dissenso a Pisapia, o se il terzo polo sfascerà il Pd, per non parlare di quello che capita a Roma. Resta ferma sul tuo amore per la città e per le relazioni. Stai su te stessa, su quello che ti attraversa, nel contesto. Non rischiare di farti travolgere da logiche che rifuggi da sempre. Confida in quello in cui ha sempre creduto, solo così avrai la possibilità di vincere. E non necessariamente le elezioni. C’è anche  altro, in palio. Non perdere la fede. Legati ad altre, in questo cammino.

Piccola autocoscienza ad alta voce,  a uso soprattutto di amiche e sorelle messe come me.


Donne e Uomini, Politica Novembre 11, 2010

RISCRIVO A GAD: GIU’ DALLA TIGRE

E allora gli scrivo io, dopo alcuni giorni di attesa.
Caro Gad, mi avevi promesso via sms una risposta che non è arrivata. Non si fa così con le signore! Le hai molto a cuore, dovresti saperlo.
Ieri sera, all’Infedele,
non hai ritenuto di trovare quei 2 minuti che sarebbero bastati a chiarire la posizione dei 4 maschioni candidati alle primarie milanesi per esporre il loro programma sulla cittadinanza femminile. Non ti ho riconosciuto, in questo. Anche tu in genere assumi la questione come primaria, mi pare.
Il progetto di Stefano Boeri su questo è molto risoluto e inequivoco
, e ha spiazzato tutti: una vicesindaca, 50/50 a ogni livello, lavoro flessibile, orari, salute, il corpo delle donne, il “doppio sguardo” portato ovunque. La “tua” Lorella Zanardo, tanto per dire, donna che mostri di stimare per il suo lavoro, ha assunto quel progetto con entusiasmo e con molta libertà. E ovviamente moltissime altre.
Il programma del “tuo” Pisapia, invece, è molto traballante
: nessun impegno sulla vicesindaca (evidentemente si è trattato la posizione con qualcuno: quando il gioco si fa duro, la faccenda delle donne torna secondaria), bilanci di genere (???), insomma, un’assunzione tremolante e molto poco convinta di una questione che per il suo competitor è stata da subito primaria.
Capisco che parlando di donne, ieri sera all’Infedele, avresti imbarazzato Pisapia, e anche te stesso. Ma l’omissione è stata molto offensiva per le telespettatrici che ti seguono.
Ti chiedo un piacere, allora. Smetti di farci da paladino. Ce la caviamo benissimo da sole. SCENDI DALLA TIGRE (scusa il maiuscolo, ma qui sto proprio gridando) e cercatene un’altra. D’ora in avanti il tuo discorso sulle donne mi suonerà meno credibile.

Con l’affetto di sempre, ma un po’ meno.

Donne e Uomini, Politica Novembre 6, 2010

DONNE, E’ ARRIVATO L’ARROTINO! BOERI O PISAPIA? NON C’E’ GARA

stefano boeri

Donne, è arrivato l’arrotino. E’ il momento dei primi bilanci, mie care, di questa campagna per le primarie a Milano. E anche se non siete milanesi, continuate a leggere. Perché sono le prove generali di quello che capiterà di qui a pochi mesi nel paese tutto.

E allora, donne, seguitemi. In particolare se siete elettrici del centrosinistra ( e il centrodestra, visto come ci tratta, se lo merita). E se siete cittadine del cs, dovete votare e fare votare alla primarie.

I programmi per le cittadine dei candidati alle primarie sono finalmente noti. Michele Sacerdoti non dice nulla. Valerio Onida (dal suo programma): “Servizi per la famiglia… per conciliare il lavoro professionale con gli impegni familiari… adeguare l’offerta di servizi di cura per bambini e anziani e promuovere la modifica degli orari di lavoro e dei servizi”.

E veniamo ai due principali competitor.

Giuliano Pisapia, traggo dal Corriere di oggi, dice “saranno le donne al centro del mio governo”. E come? “Sulla base delle competenze potrebbero gestire assessorati di grande spessore, come il bilancio e la cultura“. E poi “una parità completa di genere nella gestione delle spese di ogni assessorato“. (?)

Stefano Boeri (sintetizzando molto dal suo lungo programma che i giornali  tacciono, chissà perché, visto che la notizia è fragorosa): una cosindaca e una suddivisione in 50/50,
donne-uomini a ogni livello
. Lavoro: flessibilità, nuove tecnologie, formazione e microcredito per le imprese femminili. Più nidi ma non solo, anche soluzioni su “misura”. Nuovi orari per la città. Il corpo delle donne non è una merce: no a tv e pubblicità degradanti, sì a leggi e campagne antistereotipi e sostegno ai centri antiviolenza. Candidatura di Milano per la Conferenza Mondiale ONU sulla Donna nel 2015 insieme a EXPO.

Be’, oggettivamente non c’è gara.

P.S. Giuliano Pisapia definisce “preconcetta” l’idea del 50/50 (vedi Corriere.it). Strano: è questa l’idea che il “suo” amico Vendola ha applicato per la sua giunte in Puglia!

giuliano pisapia (foto monaldo/lapresse)

Donne e Uomini, Politica Novembre 2, 2010

CARE MILANESI, ECCO QUI

giuliano pisapia

stefano boeri

Ecco i programmi “per le donne” (diciamo così, per capirci), dei candidati alle primarie della coalizione di centrosinistra a Milano per l’elezione del sindaco.

Vado in ordine alfabetico: Boeri, Onida, Pisapia, e Sacerdoti.

STEFANO BOERI

DONNE E UOMINI PER UNA CITTA’ PIU’ FELICE

Una democrazia completa ha bisogno delle donne e del loro sguardo. La forbice tra una società sempre più femminile e una politica irriducibilmente maschile deve essere chiusa. Cominceremo a farlo qui, a Milano. Ho sempre lavorato con donne e uomini e lo farò a maggior ragione da sindaco, portando la ricchezza, la competenza e l’esperienza delle donne a governare la città insieme a me.

ECCO COME

VICESINDACA Preferisco chiamarla cosindaca. Una compagna di viaggio con cui condividere l’esperienza di governo della città.

50/50 Metà donne e metà uomini a ogni livello: liste, giunta, ruoli chiave dell’amministrazione, enti e società partecipate. Per garantire ovunque questo doppio sguardo.

ASCOLTO Dopo l’importante serata all’Elfo Puccini, dove ho incontrato le proposte di gruppi e singole cittadine, mantenimento di una linea d’ascolto permanente e diffusa aperta alle moltissime associazioni femminili, dalla cultura alla salute, dal volontariato alle buone pratiche di ogni tipo, che da sempre tengono in piedi la città.

Per raccogliere spunti e proposte di azione, tenendo gli occhi aperti sulla società reale.

Il primo gesto d’ascolto sarà sulle candidature femminili, subito dopo le primarie: indicazione di nomi per le liste e per le posizioni amministrative.

PER FARE COSA?

Il nostro impressionante ritardo storico può essere colmato da subito. Queste le prime cose che intendo realizzare. Molte delle proposte che leggerete nascono dalla serata all’Elfo Puccini e dall’ascolto già attivato.

LAVORO E VITA

Le donne ci insegnano a rendere più umana la dimensione del lavoro, avvicinandola sempre di più alla vita: primum vivere.

FLESSIBILITA’ E NUOVE TECNOLOGIE, a cominciare dalla macchina comunale, che diventerà un laboratorio virtuoso e trasparente di nuovi modelli di organizzazione del lavoro.

COMUNICAZIONE E FORMAZIONE Luoghi diffusi sul territorio di orientamento, relazione, scambio di informazioni, di contatto tra chi dà lavoro e chi lo cerca. E di formazione, con particolare riferimento alle nuove tecnologie.

MICROCREDITO E INCUBATORI per le imprese femminili

AZIENDE WOMEN FRIENDLY Segnalazione e collaborazione con aziende “amiche delle donne”.

APPALTI che favoriscono le imprese femminili e women friendly

SERVIZI ONLINE per ridurre lo spreco di tempo.

ORARI DELLA CITTA’ “Rivoluzione” oraria di servizi, scuole e asili, negozi, trasporti pubblici.

BAMBINI Non solo nidi, ma anche soluzioni su “misura”, flessibili e modulari. Formazione e controllo di micronidi –di condominio, aziendali, di quartiere- e tagesmutter. Formazione e albi di baby sitter, colf e badanti. Luoghi di socialità e ascolto per le neomamme.

PRECARIE Il sindaco può farsi parte attiva, insieme a sindacato ed economisti, per l’individuazione di nuove forme di contratto che, pur tenendo conto dei grandi cambiamenti in atto nel mercato del lavoro, individuino tutti i possibili dispositivi per assicurare una continuità lavorativa, nonché tutte le forme di garanzia indispensabili per un progetto di vita, diritto di tutte e di tutti.

CASA Il mio primo atto di sindaco: una campagna per riportare i giovani e le coppie ad abitare a Milano. Come? Con un’anagrafe degli appartamenti vuoti e un’agenzia che -in accordo con i proprietari- li offra in affitto a prezzi economici.

SALUTE E CURA

Per un’idea più femminile di cura, come prevenzione, relazione e consapevolezza. Il sindaco e la cosindaca possono fare molto, non solo con una buona politica ambientale, ma anche indirizzando le scelte delle ASL.

CAMPAGNE EDUCATIVE per una buona alimentazione, per la prevenzione e l’educazione sanitaria. Le donne sono i terminali sensibili, responsabili della salute delle famiglie.

LUOGHI di informazione e cura diffusi sul territorio. In particolare, creazione, implementazione e supporto delle strutture per anziani, disabili e malati psichiatrici.

SOCIALITA’ Luoghi di relazione, di scambio e di “buon vicinato” contro le patologie legate alla solitudine

SCUOLE Campagne di prevenzione e cura per bambini e giovani, con particolare riferimento ai disturbi dell’alimentazione, sempre più diffusi e precoci, alle droghe, al bullismo, alla vita sessuale.

IL CORPO DELLE DONNE

Contro una cultura ripugnante che riduce la donna a oggetto sessuale, incrementa i comportamenti violenti, svilisce l’amore, occulta le competenze e le eccellenze femminili.

PUBBLICITA’ Organismi di controllo contro le pubblicità sessiste. Vigilanza sulle affissioni. Campagna di comunicazione multimediale per stigmatizzare l’uso da audience del corpo femminile nella comunicazione tradizionale.

LEGGE Sostegno a iniziative giuridiche nazionali per una disciplina sul tema della comunicazione e della pubblicità sessista.

SCUOLE Promozione di campagne educative contro la riduzione a oggetto sessuale del corpo femminile e contro gli stereotipi umilianti. Per una maggior amicizia tra i sessi, e per un’idea di bellezza realistica e non degradante.

VIOLENZA Sostegno, promozione e valorizzazione di iniziative contro la violenza sessuale, le molestie, lo stalking. Assunzione della violenza sessuale come “questione maschile”: prevenzione e aiuto psicologico per i sex offender.

Infine un’idea che mi piacerebbe davvero molto:

abbinare a Expo 2015 la CANDIDATURA DI MILANO PER LA CONFERENZA MONDIALE DELLE NAZIONI UNITE SULLA DONNA, le cui precedenti edizioni si sono tenute a Pechino (1995) e a New York (2005).

VALERIO ONIDA

Nel programma leggo questo:

“Servizi per la famiglia. Le donne rappresentano una risorsa importante per lo sviluppo sociale ed economico della città. Le donnesono le prime a pagare le difficoltà di conciliare il lavoro professionale con gli impegni familiari; il Comune può fare molto il Comune può fare molto per adeguare l’offerta di servizi di cura per bambini e anziani e promuovere la modifica degli orari di lavoro e dei servizi”. (non mi pare di aver visto altro: se sbaglio vi prego di correggere)

GIULIANO PISAPIA

MILANO AL FEMMINILE

Il Comune parte da se stesso: un esempio di percorso virtuoso per ripensare e indirizzare la città al femminile

Adozione della Analisi di Impatto rispetto al Genere delle politiche di governo della città e adozione del Bilancio di Genere, ristrutturando entrate e uscite per promuovere l’uguaglianza tra uomini e donne, mettendo in luce le politiche di impatto sociale del Comune sulla vita dei cittadini e delle cittadine nella prospettiva di uno sviluppo umano e sociale paritario tra i generi.

Piano degli orari e tempi della città per conciliare lavoro, cure parentali, e tempo per se.

Presenza di donne nei ruoli di decisione delle politiche fondamentali del governo comunale (assessore al Bilancio, City manager, ecc) e nei consigli di amministrazione con deleghe esecutive delle aziende partecipate.

Rispetto dei principi DI democrazia paritaria e di rappresentanza attraverso azioni specifiche volte ad aumentare la presenza delle donne nel governo del Comune e del Consiglio comunale.

Pari opportunita’ all’accesso e all’avanzamento di carriera nell’amministrazione comunale.

Sistema premiante nelle gare d’appalto per le imprese virtuose nell’ambito della presenza di donne nelle loro organizzazioni in generale e nelle posizioni dirigenziali e apicali in particolare.

Azioni di sostegno e di formazione della cultura di genere attraverso azioni di promozione di campagne contro gli stereotipi di genere e contro pubblicità lesive della dignità delle donne attraverso l’istituzione del ‘Giurì cittadino’.

Prevenzione per contrastare la violenza e le molestie nei confronti delle donne attraverso l’educazione e la formazione sul rispetto reciproco tra uomini e donne; collaborazione con le agenzie, le associazioni e le iniziative  già presenti sul territorio; costituzione del Comune come parte civile in tutti i procedimenti penali inerenti violenze alle donne;  trasporti dedicati e parcheggi riservati per la sicurezza nelle ore sia diurne che serali; sistemi di soccorso nelle emergenze con avvisi via sms e geolocalizzazione.


MICHELE SACERDOTI

Scorrendo il programma non mi pare di avere letto voci specifiche. Anche qui, se mi sbaglio fatemelo sapere, grazie.

valerio onida

michele sacerdoti

Donne e Uomini, Politica Ottobre 27, 2010

BEATE LE ULTIME

milano, teatro puccini, lunedì sera: tutte donne meno uno

L’altra sera ho partecipato a un incontro milanese: Stefano Boeri, candidato alle primarie per l’elezione del sindaco, ha incontrato 200 cittadine (associazioni e singole) per mettersi in ascolto della loro ricchissima esperienza, ignorata dalla cosiddetta politica. Ora, lasciate perdere che fosse Boeri: avrebbe potuto essere uno qualunque tra i candidati. Voglio parlare delle donne di Milano, non di lui.

La serata è stata importante, interessante, emozionante. C’erano donne molto attive e rappresentative a Milano, dal sindacato a Microsoft, dalla direttora di Elle Danda Santini ad associazioni che lavorano sul tema della salute, da Lorella Zanardo (che ha inviato una lettera) a Lea Melandri, alle autrici dell’importantissimo “Immagina che il lavoro“. E poi imprenditrici, rappresentanti del Pd, mamme e nonne. Se ne sono andate tutte contente a mezzanotte, appena in tempo per l’ultimo metrò. Il teatro Puccini gremito, nonostante fosse lunedì sera, ci fosse un tempo infernale e nessun quotidiano avesse segnalato l’incontro.

Nessun quotidiano, peraltro, si è preso la briga di offrire un resoconto della serata. Come se a quelle che non c’erano non interessasse sapere com’è andata, di che cosa si è discusso, e quali proposte sono uscite (e ne sono uscite molte, sulla vita, sul lavoro, sulla rappresentanza: idee che ci riguardano tutte). Ogni giorno le cronache cittadine ci offrono resoconti puntuali sull’andamento di queste primarie, con particolare riferimento ai problemi e ai conflitti all’interno del centrosinistra. Su alcuni eventi, come ad esempio l’incontro tra Boeri e Dario Fo, abbiamo avuto circostanziati reportage. Ma di quello che hanno raccontato le cittadine non abbiamo saputo nulla.

Ho chiesto a Rosy Bindi (l’intervista la leggerete la prox settimana su Io donna) se a suo parere la mancanza di donne in politica sia percepita come un problema della democrazia. “Nemmeno per sogno” mi ha risposto. “Prendere coscienza di questo significa andare a toccare i fondamentali del potere, che è e resta maschile.  E’ una sicurezza che non può essere messa in discussione, perché sconvolgerebbe tutti gli equilibri”.

Per la politica, ma anche per i giornali, restiamo le ultime. Anche se nella vita di ogni giorno, nella società, siamo le prime. Quanto ci metteranno a capire?

Politica Settembre 20, 2010

CHI DEI TRE

E se oggi parlassimo, visto che ci siamo incartati nella sex war, delle amministrative di Milano, e delle primarie del Pd? Fra milanesi e non, ovvio. Magari i primi per entrare maggiormente nel merito delle tre candidature (Stefano Boeri, Valerio Onida, Giuliano Pisapia). E tutti gli altri, volendo, per dirci se e come “sentono” questa tornata elettorale. In breve, se credono che quello che capita a Milano possa pesare, e quanto, per il resto del paese.

Pronti? Via.