Flashmob, mobilitazioni lampo. Rampicate sui tetti. Pacifico assalto ai simboli della cultura italiana, dalla Torre di Pisa al Colosseo. Come sempre il medium è il messaggio. Il linguaggio del nuovo movimento degli studenti (e dei ricercatori) italiani parla in modo immediato ed efficace dei contenuti della protesta, e indica una direzione politica.

La leggerezza del movimento, che si avvale della rete e della sua velocità, riducendo a brevi apparizioni fortemente simboliche i momenti di presenza fisica.

L’alto dei tetti, come per farsi vedere dal mondo. L’idea di una barca alla deriva, il nostro paese, da cui lanciare un SOS al resto del pianeta.

I monumenti, simboli della struggente bellezza italiana, a indicare proprio la bellezza come il principale dei nostri talenti, come la direzione verso la quale muoversi, come la risorsa da “sfruttare” politicamente.

Nessuna agenzia di comunicazione avrebbe saputo fare di meglio.