Traffico da bollino nero, termometri e afa alle stelle, recessione che incombe: un rientro allucinante. E poi a casa, lavatrici da fare, piante secche (io l’anno scorso anche frigo putrefatto per salto di corrente), bollette arretrate, rate di condominio.

Io direi questo: yoga, che non costa nulla, sorridere gratuitamente, cucinare lentamente, camminare a buon passo, molta acqua, molta uva, stringersi agli amici, perdonare i nemici. Meditare, pregare. Respirare. Saltare fuori dalla rabbia. Un po’ di camomilla e di valeriana, i primi giorni. Buone letture. Buona musica. Iscriversi a un corso di ballo, sempre euforizzante. Dare un occhio alla stagione teatrale. Alleggerire armadi e sgabuzzini. Purificare. Riciclare. Iscriversi a un gruppo di acquisto, comprare cibo buono e a km zero. Fare per gli altri, ogni volta che si può.

Valutare che cosa è davvero irrinunciabile, nelle nostre vite. Prepararsi a una selezione, a una semplificazione, a un downshifting. Chinarsi, diminuire la resistenza, farsi tramite di ciò che è buono. E vediamo come va…