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punta corvo

ambiente, Politica, TEMPI MODERNI Luglio 6, 2011

Un presidente competente

montemarcello, la spiaggia di punta corvo

Il mio bel monte smotta. E’ stato un inverno piovoso ed è franato un po’ dappertutto. Interrotta la bella strada che valica il promontorio del Caprione, qualche chilometro di spettacolari tornanti tra macchia e pinete. Alla spiaggia di punta Corvo, minacciata dai massi, luogo del cuore di generazioni di nativi e di turisti, non si può più scendere. Tanti sentieri nei boschi sono occlusi. La gente dei paesi è avvilita. Cambia la terra, il paesaggio, l’umore. Ci vogliono soldi, per sistemare le cose, e questo è molto scoraggiante. Ma ci vuole anche qualcuno che sia capace di sistemarle. La competenza vale più di qualunque budget. L’amore per la propria terra non ha prezzo.

A breve si dovrà nominare il nuovo presidente del meraviglioso Parco Montemarcello-Magra, ai confini tra Liguria e Toscana. C’è bisogno di qualcuno che sappia salvaguardare e riqualificare il paesaggio, progettare una rete di servizi, con ricaduta in posti di lavoro, in una zona dove di lavoro ce n’è poco, e il ricatto occupazionale è una spada di Damocle costante. Che sia in grado di pianificare una ripiantumazione dell’originale flora mediterranea minacciata da specie invasive, nocive e non autoctone. Ci vuole qualcuno che tutte queste cose le sappia fare.

Posizioni come queste, presidenza e il consiglio direttivo dei parchi, di regola sono in quota ai partiti, oggetto di scambio e di mercanteggiamento. C’è sempre qualcuno da sistemare in queste retrovie politiche, magari in attesa di una collocazione in prima fila. Ecco, sarebbe la definitiva rovina di questo meraviglioso sito. Oggi da sistemare c’è il Parco, non dei clientes. E in un momento come questo, in cui le risorse economiche scarseggiano, l’importanza delle altre risorse, quelle vere –la competenza, la passione civile, l’amore per il territorio- diventa capitale.

Tutte le associazioni ambientaliste e grande parte della cittadinanza ritengono che il professor Piero Donati, nato e cresciuto qui, storico dell’arte ed ex funzionario della Sovrintendenza ai Beni Storico Artistici della Liguria di Levante, da sempre in prima fila nella difesa e nella valorizzazione di questo territorio bellissimo e difficile, benché non in quota ad alcun partito, sarebbe il candidato ideale per la presidenza del Parco e avrebbe tutte le competenze necessarie per fare un ottimo lavoro.

La battaglia per il merito -a Milano oggi è gran parte del lavoro politico- è decisiva. Sarebbe importante che il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando considerasse la possibilità di questa nomina.

 

p.s. domenica 10 luglio, ore 11 a Montemarcello il flash mob «Pinne, fucile e occhiali per una… dimostrazione pacifica nel ricordo della spiaggia chiusa. L’iniziativa, promossa da un gruppo di «Amanti di Punta Corvo» per ricordare agli enti e alle istituzioni il valore turistico e affettivo della spiaggia chiusa al pubblico dall’ordinanza firmata dal sindaco di Ameglia dopo i vari sopralluoghi che hanno confermato la pericolosità per le frane sulla scogliera. Gli organizzatori invitano tutti i partecipanti a presentarsi in tenuta da bagno. Intanto sono centinaia le firme di residenti, turisti, bagnanti e affezionati raccolti dal Comitato di Montemarcello per protestare contro la chiusura prolungata della spiaggia e sollecitare interventi rapidi che ne consentano la messa in sicurezza.

 

 

 

economics, Politica Giugno 9, 2010

BALZELLI MARINI

dintorni1

Gli spiaggioni neri di Punta Corvo, detti anche Cro, -nello spezzino, tra Bocca di Magra e Tellaro, a picco sotto il borgo di Montemarcello– hanno visto generazioni di amori, falò, iniziazioni giovanili, notti in sacco a pelo sotto le stelle. Ci si arriva con una terribile scarpinata in discesa (e quindi in salita) oppure via mare. Una vecchia donna montemarcellina, la Veglia, che ora riposa nel cimiterino del bosco, ricordava quando molte estati fa tutti paesani scendevano in massa al Cro per passarci intere settimane, tende in spalla, cambusa e vettovaglie.

La spiaggia di Punta Corvo è libera da sempre. Ma ora il sentiero a gradoni da qualche parte ha franato, e il comune di Ameglia, di cui la spiaggia fa parte, ha pensato che la soluzione è l accesso a pagamento per residenti e non, e a numero chiuso. Non è chiaro perché la frana dovrebbe risparmiare i paganti (ed eventualmente rovinare sugli abusivi). Si dice che con quei soldi si sistemerà il percorso. Sarà vero? O l ingresso con biglietto diventerà una simpatica e irrinunciabile consuetudine? E poi: i comuni non dispongono di fondi già stanziati per la salvaguardia del territorio? Se così fosse, perché questo ingiusto balzello supplementare?

I comuni non sanno più dove raccattare soldi, il fatto è questo. Basta vedere la polizia municipale che la domenica si aggira minacciosa tra i carrugi, alla ricerca di auto in sosta vietata da multare. Vale per Ameglia, e per tutti gli altri posti.

Le tasse non diminuiscono, in compenso i balzelli aumentano. L ultima possibilità che si considera è quella di tagliare le spese. Se avete qualcosa del genere da segnalare, prego.