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Noemi

Donne e Uomini, Politica Novembre 21, 2010

FILUMENA CARFAGNA

Insieme all’ammissibilità del preservativo (in certe condizioni: Benedetto XVI) le dimissioni da tutto della Ministra Mara Carfagna sono la notizia del giorno.

Lasciamo perdere se a Natale, dopo aver votato la fiducia al governo, lealtà in extremis al suo Capo, entrerà a far parte delle truppe finiane, ed eventualmente si candiderà a sindaca di Napoli.

Lasciamo perdere questa politica, che è ben poca cosa rispetto alla politicità del percorso di questa donna bellissima, dai calendari allo scranno di Ministra, dal corpo morbido da soubrette di fila a una magrezza allampanata e sospetta, sempre reclusa in tenute monacali. I capelli tagliati punitivamente. Lo sguardo, da vellutato che era, sbarrato e allucinato, come in uno spavento infinito.

La ragazza è faticosamente cresciuta. Ha lottato. Ha preso sul serio il suo incarico. Ha fatto molto contro la violenza alle donne e contro l’omofobia. Si è ben assestata in se stessa. Ha voluto e vuole essere protagonista delle sue scelte.

Lasciamo perdere i dossier eventualmente pronti nei cassetti delle macchine sparafango, l’orrendo Giornale di Feltri e Sallusti (quello stesso che sta fallendo nella sua ripugnante iniziativa Una firma contro Saviano, respinta da gran parte degli stessi fedelissimi lettori, vero autogol) che fascisticamente la chiama “la battistrada”.

Mara non ha più nulla da temere: il peggio che di lei si poteva dire è già stato detto. I cecchini hanno ben poco da sparare. Il male è alle spalle. Una fierezza da donna del sud che fa pensare a Filumena.

La politica le piace, e con ogni probabilità continuerà a farla. Pronta a scommettere che vedremo il suo corpo tornare ad ammorbidirsi, lo sguardo a illanguidirsi. Dopo la tesi e l’antitesi, la sintesi della maturità e della fiducia. Può finalmente tornare a essere una donna (con i capelli lunghi, il seno, la sensualità nello sguardo e tutto il resto)

Lesson number one: la fiducia è la strada maestra, via le lenti scure del pregiudizio, che impediscono di vedere.

Lesson number two: le donne fanno male alla salute del premier. Veronica, Patrizia, Noemi, Ruby, e ora Mara. Quello che si chiamerebbe un vero Karma.

Politica, TEMPI MODERNI Maggio 26, 2009

MEMO

Ricordarsi di bere tanta acqua, con questo caldo: più si è avanti con gli anni, meno si sente la sete. Rischio di disidratazione e di coliche renali.

Ricordarsi che non siamo un paese normale, non lo siamo mai stati e verosimilmente non lo saremo mai: se anche il premier dichiarasse che sì, in fondo una cottarella per Noemi se l’è presa, e un bacetto ci è pure scappato (Gesù…), che qualche bugia l’ha raccontata, la cosa probabilmente non sposterebbe un voto.

Ricordarsi che se la Chiesa dovesse prendere partito, se i vescovi mettessero davvero i piedi in questo gustoso piatto, se pretendessero davvero fino in fondo dal premier fimminaro quella “sobrietà” che si aspettano da ogni buon cristiano, se sanzionassero la sua condotta, allora sì, forse qualche voto si sposterebbe.

Ricordarsi che quando il consenso è così incredibilmente unanime e imperturbabile, il redde rationem può arrivare magari non subito, ma all’improvviso, per una qualunque causa occasionale, ben più insignificante della piccola Noemi; che la sorte può repentinamente mutare, e quindi non c’è da stare troppo tranquilli.