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maturità

scuola Giugno 25, 2009

ITALIA SVEVO

Ecco i temi su cui stanno maturando i nostri bambini:

  • Analisi di un testo letterario – Coscienza di Zeno – Innamoramento e amore Catullo e altri;
  • Produzione di un saggio breve – 2009 l’anno dell’innovazione;
  • Produzione di un articolo di giornale – 20 anni da muro di Berlino;
  • Tema di argomento storico – 2011 – 150 anni dell’Unità d’Italia;
  • Tema di attualità – Social Network e Internet
  • Nel sito Cnrmedia si parla di Coscienza di Svevo
  • Il Tg1 delle 9 ha parlato di Italia Svevo
  • Wow. Siamo a cavallo.

AMARE GLI ALTRI Luglio 5, 2008

AMO I RAGAZZI

Io amo i ragazzi. E non per parità, alla Germaine Greer, una che è partita nobilmente dall’”Eunuco femmina” per approdare alla matura foemina falloide, che rivendica il diritto di spasimare sui ragazzini, proprio come i vecchi maschi sbavano sulle ragazzine. Io amo i ragazzi tutti interi, li amo maschi e femmine, e amo ben più dei loro omeri torniti e dei loro sterni incavati. E non sopporto più che si parli invidiosamente male di loro, delle bande, del bullying, delle veline, delle bravate e delle canne. Vorrei finalmente vedere le loro sparute truppe partire lancia in resta contro l’immenso esercito di noi “giovanili” baby boomers, con tutto quello che diciamo di loro, le offese che gli arrechiamo, per vendicare il proprio onore e prendersi lo spazio che gli usurpiamo.
Mentre scrivo ne ho qui sette, dico sette, che stanno studiando per la maturità. Terenzio, Dante, Svevo, l’odore di latte acido che si è fatto più aspro, la linea netta della mascella che riesce ancora ad arrotondarsi in un broncio. E il mondo, di fronte alla mia impresa eroica –portarmene sette qui nella casa al mare, sette letti, sette posti in tavola, una valanga di biscotti e merendine per la colazione del mattino, caffè di conforto, pesto fatto in casa e ciotoloni di riso in insalata- si divide a metà, tra chi mi compiange e chi mi invidia. Anch’io mi invidio, e mentre carico lavatrici e stendo lenzuola, con l’ausilio di una collaboratrice carissima che mi permette di continuare a scrivere, guardo i ragazzi e mi dico che la mia vita non è andata poi così male se mi sono conquistata il privilegio di essere qui, in questa casa che vede un paio di isole, un fiume, le Alpi Apuane e un campanile dalla cupola moresca, con sette ragazzi (e un cane) da nutrire e sostenere e portare al mare all’ora di pranzo per un bagno ristoratore. Perché ci sarà anche la maturità ma, Dio mio, è pur sempre giugno e il sole –tra le nuvole- è allo zenith.
Li guardo e azzardo previsioni per ciascuno: quello manager, caparbio e ambizioso com’è; l’altro uno scorbutico dottore; questo chissà, ma un gran padre di sicuro. Nessuno, ma proprio nessuno nasce senza un talento, anche se non tutti incontrano adulti non invidiosi, che gli insegnino a farlo fruttare. Io amo i ragazzi, e al diavolo tutto il resto.

(pubblicato su “Io donna”- “Corriere della Sera” il 5 luglio 2008

Archivio Giugno 23, 2008

ANNULLARE LA MATURITA’ 2008

E’ all’esame del Tar la richiesta di Codacons e altre associazioni di non tenere conto dell’esito delle prove scritte agli esami di maturità 2008, dati i gravissimi errori che ne avrebbero compromesso lo svolgimento. L’idea sarebbe di basare la valutazione unicamente sulla prova orale.

Mi spingerei più in là: fino a richiedere la nullità dell’intero esame maturità 2008, orale compreso, per evidente inadeguatezza al compito del Ministero della Pubblica Istruzione -per quanto l’attuale ministro sia in carica solo da poco, ed abbia ereditato buona parte dei guai-. Tale incapacità di chi sarebbe chiamato a giudicare inficia infatti nel suo complesso la possibilità di esprimere un giudizio.

E poi rivedrei tutta quanta a questione: serve davvero questo rito di iniziazione, o non basterebbe piuttosto un rigoroso giudizio finale su tutte le materie, a cura dei professori interni, ed eventualmente un serio elaborato su un tema a scelta degli studenti? E’ il caso di tenere in vita questo costoso e imbarazzante carrozzone?

Archivio Giugno 19, 2008

Prof immaturi

La ministra della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini è ancora abbastanza giovane da conservare certamente un ricordo vivo del suo liceo, che non corrisponderà di certo alla retorica smaltata espressa nelle tracce per i temi di maturità. Più che l’orribile gaffe su Montale e quella sul Galata morente, cose che meriterebbero dei ricorsi, e non è escluso che ve ne saranno, mesi e mesi di commissioni al lavoro senza che nessuno si accorgesse degli imbarazzanti svarioni, colpisce la lontananza tra la realtà della scuola  e la rappresentazione che ne viene data nella circostanza della maturità, come se i professori incaricati di selezionare le “tracce” avessero più a cuore l’esibizione delle loro frustrate competenze – e che competenze!- più che la serena valutazione degli studenti giunti al termine del loro corso di studi.

Certamente la ministra  comincerà di qui ad applicare quel criterio meritocratico a cui dichiara di ispirarsi, levandosi di torno certi burocrati incapaci. Ma già che c’è, non varrebbe la pena di riconsiderare tutta quanta  la questione,  aggiornando, riformando o eliminando tout court  l’esame di maturità, la cui unica funzione certa  è  quella di garantirci materia per incubi ricorrenti anche in età ben più che matura?