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dario fo

Donne e Uomini, personaggi Maggio 31, 2013

Ciao bionda

Stamattina Franca ha avuto quello che aveva voluto: una specie di festa d’addio, un funerale con tante donne vestite di rosso che cantavano “Bella Ciao”. E’ andata proprio così, nell'”anfiteatro” urbano che si apre tra il Teatro Strehler e il Teatro Studio, dietro il milanesissimo corso Garibaldi.

Un “Bella ciao” quasi solo femminile e soave. E un lungo, speciale e commosso applauso, tutte con le teste chine, quando il figlio Jacopo ha ricordato la vicenda del rapimento e della violenza da parte di un gruppo di neofascisti, “con certi ufficiali dei carabinieri che dopo hanno brindato… Lei ebbe il coraggio di raccontarlo, e non fu facile, perché veniva da una famiglia cattolica, la vergogna era più forte“.

Una vergogna che ci attraversa tutte, come un lungo brivido, e che fa crescere la riconoscenza per il coraggio grande che lei ha avuto, di mettere in scena quello che era capitato senza nascondere nulla, di farlo per tutte, raccontando fin nei dettagli la speciale tortura riservata a una donna indomita, e anche così bella, una bellezza che mischiandosi alla libertà pareva quasi un affronto. “Era intollerabile che ci fosse una donna così rompic…i” ha detto ancora il figlio “e oltretutto così bella, che diceva no all’orrore“.

Dopo il delicato ricordo del sindaco Giuliano Pisapia, che ha parlato di Franca come di una “donna meravigliosa: coraggiosa, libera e forte“, tutta di lotta e cadenzata dal pianto l’orazione di Jacopo Fo: “L’amore che ci state dando in questi giorni mi fa pensare che mia madre ha fatto qualcosa per gli altri. Delle sue lotte diceva: non posso fare altrimenti, non si può lasciare che si trattino così le persone. Mia madre ha amato immensamente, me, mio padre, le mie figlie, la mia nipotina. Quando qualcosa non funzionava, diceva: ricordati che Dio c’è, ed è comunista. Io dico che non solo è comunista, ma è anche femmina. Andate a casa da qui con un po’ di fiducia. Il mondo lo cambieremo“.

Tutto teatrale, un vero recital, il discorso del marito Dario: “I nostri testi li abbiamo scritti quasi sempre insieme. Spesso discutevamo ferocemente prima di trovare una sintesi. Lo spettacolo che è stato più rappresentato nel mondo, con 700 edizioni, non è stato “Mistero Buffo”, ma “Coppia aperta, quasi spalancata”. Non l’ho mai detto, per gelosia: l’ha scritto tutto lei. Recentemente Franca aveva scoperto alcuni apocrifi dell’Antico Testamento, e in particolare della Genesi. E ne aveva tratto un racconto. Nel quale Dio crea per prima Eva, di argilla finissima“.

Dario Fo rappresenta l’inedito a fianco del feretro di Franca, coperto da uno scialle rosso. E’ la prima assoluta, dice. Una messa in scena, in onore della sua compagna. Un tributo all’attrice e drammaturga. E a tutte le donne, depositarie (è il senso del testo) del mistero dell’amore.

Amore che vale tutto. “Anche se poi c’è la fine“.

Politica Febbraio 19, 2013

La Milano di Grillo

 

Mi pare che non ci sia molto da aggiungere a quello che vedete qui sopra. Il Movimento 5 Stelle è quasi certamente il secondo partito, e manca ancora piazza San Giovanni. Piazza Duomo piena di giovani. Presenti le tv di tutta Europa, dalla Gb alla Grecia. Dario Fo dal palco dice che gli ricorda una piazza del Dopoguerra, e supplica: “Vi prego, non mollate”.

(la piazza dall’alto guardatela in questo filmato)

ultim’ora, 21 febbraio ore 16.40:

Parte dei voti a Grillo non sono rilevati dai sondaggi:
lo votano e non lo dicono

http://affaritaliani.libero.it/roma/chi-vota-grillo-non-lo-dice-la-politica-morta-in-diretta-tv-21022013.html?refresh_ce
Donne e Uomini, esperienze Marzo 17, 2011

ABOLIAMO I FEMMINISTI!

Geniale iniziativa del Cicip&ciciap di Milano, storico locale delle donne

BUTTA “I FEMMINISTI”
NEL CASSONETTO DELLA DIFFERENZA
MANIFESTO PER L’ABOLIZIONE DI:

GAD LERNER, FABIO FAZIO, MICHELE SANTORO, DARIO FO, GIULIANO PISAPIA,  NICHI VENDOLA, ADRIANO SOFRI, AUGUSTO BIANCHI RIZZI, ANTONIO D’ANDREA, MAURIZIO FERRERA, ECC.

PARTECIPA ANCHE TU! DICCI CHI VUOI ABOLIRE!
BASTA con i residui tossici del patriarcato:

Berlusconi, Fede, Toscani, Mora e compagnia cantante si stanno lentamente
–troppo lentamente…-
abolendo da soli.

Troppo comodo prendersela solo con loro. Neanche li consideriamo.

Ma ecco affacciarsi all’orizzonte il maschio postpatriarcale. PERICOLO!!!
Il vero rischio è il femminista “amico delle donne”.

Che va in piazza con loro e si mostra sempre più collaborativo.

Ha sgamato la spirita del tempo!
Non ha nessuna intenzione di ritirarsi in buon ordine e cerca disperatamente di salire sul tram.
Dispensa colonizzanti consigli, ti dice lui medesimo come dev’essere la vera donna,
che cosa deve dire-fare-pensare. E oltretutto non la imbrocca mai.

ATTENTE! Fermiamolo da piccolo e senza pietà.
Il femminista fa più danni del macho acclarato, e spesso è pure brutto da far paura!

Facciamogli capire senza indugio che il passo indietro tocca pure a lui!

Scegliete qui il vostro
“FEMMINISTA”
da abolire, e fatecelo sapere!

Inviando una e-mail a

info@cicipeciciap.org

L’inizio delle “nominations” partirà oggi 16 marzo e si chiuderà il 16 aprile.
Al più votato verrà recapitata la SCOPA D’ORO (Argento al secondo e Bronzo al terzo classificato).
La consegna verrà filmata a sorpresa e proiettata in una grande serata finale
al Cicip & Ciciap di Milano. Vi comunicheremo successivamente la data.

Sarete voi a decidere a chi darla!

La preferenza è unica e il voto è segreto: non temete rappresaglie anche seil femminista smascherato è estremamente vendicativo…
Votate, votate,
votate e fate votare!

Partecipate numerosissime all’abolizione del femminista!

ECCO I CANDIDATI:

GAD LERNER
non lo ammetterà mai, ma all’Infedele ti invita più volentieri se sei un po’ gnocca,
per non rischiare di perdere quei dieci telespettatori (ovvero metà della sua audience media).
Tanto anche se ti invita non ti lascia parlare, perché vuole parlare solo lui,
e al massimo riesci a dire “Scusa, Gad…”.
Interviene spesso sul tema della dignità delle donne,
motivo in più per abolirlo.

FABIO FAZIO
E’ diventato campione della sinistra –nessuno sa bene il perché:
o forse è la sinistra che si è ridotta a essere l’audience di Fabio Fazio?
Non ha mai rinunciato alla valletta muta, però l’ha scelta scandinava perché adora la parità.
C’è voluta una sollevazione online perché invitasse anche qualche donna
tra gli italiani rappresentativi a “Che tempo che fa”.
Infido.

MICHELE SANTORO
I Santori preferiscono le bionde, e ogni tanto le fanno perfino parlare
(40 secondi netti cronometrati) fingendosi molto attenti a quello che dicono.
A differenza di Lerner, della dignità della donna Santoro parla poco. Vero uomo del Sud,
fatica perfino a essere paritario.

DARIO FO
Anche lui in manifestazione con le dignitose, anzi sul nobel palco
a dire l’ennesima sua – e chi gliel’ha chiesta – ma solo la Franca sa quante gliene ha fatte passare. Parliamo a ragion veduta:
molte sanno bene perché percome e perdove.

GIULIANO PISAPIA
Nel suo programma politico le donne stavano tra l’handicap e la famiglia.
In seguito alle molte proteste le ha spostate. Tra i bambini e gli animali.
Vecchio politico travestito da nuova società civile – molto datato – se potesse
parlerebbe di “questione femminile”.
Ma gli hanno detto che oggi non usa più. Allora parla di bilanci di genere,
anche se non ha ben capito che cosa sono.
E manco noi.

NICHI VENDOLA

Ha fatto la giunta 50/50, e per questo le femministe pugliesi dovrebbero adorarlo.
Le ha convinte a votarlo promettendo una Casa delle donne per ogni Provincia…
Morale, hanno perso anche quella di Lecce, ormai data per certa dalla precedente amministrazione.
Interpellatelo: non vi risponderà mai .
Grande misogino!

ADRIANO SOFRI
Immemore del fatto che le donne gli hanno già sfasciato l’organizzazione (Lotta Continua),
lui continua a mettere il naso nei fatti loro con il suo abituale piglio normativo.
A proposito della manifestazione del 13 febbraio ha scritto su “Repubblica”:
“Non avevo mai sentito pretesti così capziosi e vanesi per non aderire”.
Insomma, le differenze tra donne gli fanno saltare i relais.
Ma farsi i fatti propri, mai?

AUGUSTO BIANCHI RIZZI

Non lo conosce quasi nessuno.
A Milano organizza da anni patetici ma soprattutto esclusivi “giovedì” ad inviti.
Se sei donna meglio se elegantissima, intelligentissima, intellettualissima.
artistissima, professionalissima,…. sicuramente geishissima…
Ha scritto a tutte le sue “introdotte” raccomandando loro di andare in piazza.
E’ detto tutto.

ANTONIO D’ANDREA
Ha fondato nel 1985 il Movimento degli Uomini Casalinghi.
Non è servito a nulla. Ora ha passato le redini del Movimento a Fiorenzo Bresciani.
E gli uomini, neanche un plissé.
Forse qualcosa non sta funzionando.

MAURIZIO FERRERA
Ha scritto “Il fattore D” per spiegare che le donne sono una risorsa,
e che se ci lasciassero lavorare il Pil crescerebbe vertiginosamente.
Ma qualcuna per caso gli ha detto che abbiamo intenzione di essere una risorsa e di salvare il Pil?
Chiedere prima no?

LE RIPULITRICI
è solo l’inizio, tanti altri incombono, segnalateceli