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Donne e Uomini, leadershit, questione maschile Febbraio 21, 2013

Il potere non fa più per loro

 

Mi scrive stamattina un amico lettore: “Il potere non fa più per noi (uomini): vogliamo imbarcarci e sparire nei mari del Sud come in un romanzo di Conrad“. Buon viaggio!

Intanto contemplo gli imbrogli e i casini freschi di giornata: i pensionati in coda per ritirare l’Imu, quel povero narciso di Oscar Giannino che non è riuscito a fermare nemmeno il suo personale e ridicolo declino, le aziende del gas che hanno ciuffato alla Snam 430 milioni di euro progettando di farli ripagare a noi consumatori, Monti che dice che Merkel non vuole il Pd (in sostanza: la signora maestra ha detto che il capoclasse sono io), il Pd che non voleva neanche sentire parlare di Grillo ma dopo la piazza di Milano si mette finalmente “all’ascolto… perché il Movimento 5 Stelle ha portato dei temi che ci interrogano” (Bersani) e considera i grillini “interlocutori preziosi” (D’Alema: loro non ricambiano, temo). E poi il ciclone sesso-soldi-potere (lotte, faide, lobby gay, saune, bordelli) per che sta per abbattersi sulla Chiesa, con Papa in fuga per non ritrovarsi a gestirlo…

In effetti: il potere non fa più per loro. Io lo direi meglio: il potere non fa più per il mondo. Non appare più come il dispositivo adatto -ammesso che lo sia mai stato- a regolare la convivenza umana. Si decompone sotto i nostri occhi, si mostra per quello che è: egoismo, individualismo, avidità, lussuria, violenza, paura. Ci tocca vivere questo momento terribile, in cui tutto si disfa, e si salvi chi può, e scappi con i soldi chi può, e tutti gli altri aggrappati ai relitti della scialuppa.

Il timore che (la fine del) patriarcato trascini nella sua caduta istituzioni ancora indispensabili all’ordine sociale più elementare, provocando caos o risposte reazionarie o resistenze sbagliate, è dunque fondato”, scriveva 40 anni fa la filosofa Julia Kristeva. Lo scenario in effetti è proprio questo, e tanto vale tenerlo ben presente. La deriva maschile trascina tutt*.

Stringiamoci tra noi donne, e con gli uomini migliori, come quel Mr Lester Burnham, antieroe di “American Beauty”, che aveva scelto di andare a cuocere hamburger in cambio della minore responsabilità possibile. Solo insieme riusciremo a navigare a vista.

esperienze Novembre 18, 2008

TANTA BELLEZZA NEL MONDO

Un grandissimo film, stasera, American Beauty, di Sam Mendes, 1999. Vi prego di non perderlo (Retequattro, ore 23.40), soprattutto se non l’avete mai visto. Mi ha accompagnato come un sogno per molti anni, e ha ancora da dirmi. Sulla vita, sull’amore, sul matrimonio. Qui, una piccola anticipazione.

Era una di quelle giornate in cui tra un minuto nevica… e c’è elettricità nell’aria… puoi quasi sentirla. Mi segui? E questa busta era lì… danzava con me, come una bambina che mi supplicasse di giocare… per quindici minuti.

È stato il giorno in cui ho capito che c’era tutta un’intera vita dietro a ogni cosa, e un’incredibile forza benevola che voleva sapessi che non c’è motivo di avere paura, mai…

Vederla sul video è povera cosa, lo so. Ma mi aiuta a ricordare. Ho bisogno di ricordare.

A volte c’è così tanta bellezza nel mondo, che non riesco ad accettarla,
il mio cuore sta per franare… È difficile restare arrabbiati quando c’è tanta bellezza nel mondo. A volte è come se la vedessi tutta insieme, ed è troppo.
Il cuore mi si riempie come un palloncino che sta per scoppiare. E poi mi ricordo di rilassarmi, e smetto di cercare di tenermela stretta. E allora scorre attraverso me come pioggia.

E io non posso provare altro che gratitudine per ogni singolo momento
della mia stupida, piccola vita
…”