Ecco allora come promesso Tiziano Ferro, Il regalo più grande.

Ne approfitto per confessarvi con mestizia, senso di colpa, capo cosparso di cenere, in ginocchio sulle briciole, in castigo dietro la lavagna, eccetera, che a me Fabrizio De André non ha mai detto granché (forse un po’ di più l’ultimo, etnico, sonoro, genere Creuza de ma). Scusate l’eresia, ma è quello che sento. So che mi sommergerete di fischi per questo outing. E me li prenderò tutti.

Signori, Tiziano Ferro!

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