Non ho seguito L’Isola dei famosi, ma credo che Vladimir Luxuria (Vladi) sia una brava ragazza, resa più ricca da una storia complicata e dolorosa, come quella di quasi tutti i trans: i trans vanno morbosamente fortissimo nei reality. La speranza è che il suo successo mediatico e popolare possa servirle per le sue battaglie di giustizia, se ha ancora voglia di combatterne, oltre che per il suo benessere personale.

Ma che Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione Comunista, le abbia offerto una candidatura alle prossime europee -prontamente rifiutata- vuole dire solo che il partito spera di tradurre in voti per sé almeno parte del consenso che il popolo televisivo ha espresso a Vladi. Punto. Nè Obama nè altre stupidaggini, ma una forza politica affaticata dalla crisi della sinistra oltre che dalla sua propria, che lotta in ogni modo per non estinguersi e che non sa più a che santi votarsi. E che pur di vincere qualcosa celebra illegittimamente e mestamente come vittoria propria (“Forza Vladimir, hai vinto tu”, prima pagina di Liberazione ieri) quella della simpatica trans pugliese.

di gianfalco (gianni falcone)

di gianfalco (gianni falcone)

Dimostrando così subalternità a quella cultura televisiva dominante verso la quale dovrebbe mantenersi critica, e di cui invece si accontenta di raccogliere qualche briciola. Come uno che non è invitato alla festa ma è felice di mangiucchiare gli avanzi.

Ci sono modi più dignitosi di morire, se non si hanno più energie sufficienti a vivere.

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