Un paio di anni fa mi capita di incontrare Li Edelkoort, visionaria e guru (trend forecaster) del cui straordinario intuito si avvalgono anche molte grandi aziende per pianificare la loro produzione.

Le chiedo come diavolo fa. “Parto da un’immagine” dice lei. “Da qualcosa che “vedo” ”. Poi, applicando tecniche di tipo meditativo, Li declina e articola la visione in vere e proprie tendenze, sociali e di mercato.

Due anni fa, guardando avanti –si riferiva a quello che sarebbe capitato oggi- Li “vede” una liberazione, come acqua a lungo trattenuta che improvvisamente scroscia e dilava, con effetti catastrofici ma anche purificanti. Non si può dire che non abbia colto nel segno.

Così ci provo anch’io. Applico il metodo Edelkoort. Non per vendere prodotti –magari! La pagano profumatissimamente per questo!- ma per capire dove andremo a parare: poi fra un paio d’anni mi direte! E quello che “vedo” –lasciatemi giocare- è un salto. Un essere umano che salta.

Vedo che è giovane, che è stato a lungo fermo, quasi rannicchiato, apparentemente immobile, ma estremamente ricettivo. Ha accumulato un sacco di energie e di consapevolezza, che si esprimono improvvisamente, inaspettatamente, in questo salto esplosivo, sorprendente, gioioso ma incontenibile e a suo modo violento: quell’energia non potrà essere fermata. Tutti i legacci fisici e spirituali saltano.

Nessuno se lo sarebbe aspettato. Tutti sono colti di sorpresa. Quel salto è rinascita. E’ un’idea del mondo che prende improvvisamente forma e traiettoria. Un’energia che rimescola, risveglia, mette tutto in sommovimento, come un improvviso colpo di vento, come l’eruzione di un vulcano in sonno.

Per saltare così in alto, per disegnare quell’arco che stacca da terra, si deve essere puri e leggeri. Tutto il superfluo che appesantisce è stato abbandonato. Le riserve sono state consumate. Niente che ostacoli il movimento. Ogni cosa è ricondotta alla sua essenza.

E poi, se fossi Li Edelkoort, direi che tutto è trasparente (vetro!) ed etereo, che l’elemento è l’aria, che il più e il meglio di ciò che capita ha a che fare con l’invisibile (energia, comunicazione wireless, puro pensiero), che le cose sono poche, fatte per durare in eterno, che i colori sono quelli basici e fondamentali, bianco, nero, rosso, le forme tagliate al vivo, senza concessioni alla decorazione…

Ma non sono Li Edelkoort. Non lo sono, accidenti.

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