Mi sono affacciata sulla porta di casa, stamattina, e i mattoni del carrugio erano tutti bagnati. Ho guardato il cielo blu con aria interrogativa. Un minuscolo bambino biondo, un perfetto omino, mi ha informato con aria molto seria del fatto che un T-Rex era passato di lì, e aveva fatto pipì. “Ah, ecco!” ho detto. “Ora daremo una bella sciacquata”.

I bambini sanno introdurci, come mediatori angelici, alla magia del mondo. A quello che non si vede, non si sente, non si tocca, ma c’è, e di cui, presi come siamo dalle nostre futili cose quotidiane, abbiamo dimenticato l’esistenza. Loro vengono di lì, sono arrivati da poco, e se ne ricordano ancora in modo vivido. Non avere accanto bambini significa essere costretti alla durezza del mondo così come appare.

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