Certo che il mondo è strano, e la storia è sempre sorprendente. Ditemi sinceramente quanti di voi, solo uno o due anni fa, avrebbero scommesso un soldo sulla Turchia, che invece sta vivendo un vero boom economico e geopolitico –bene! mi sono simpatici, i cugini turchi-. Per non parlare del miracolo cinese, di cui sappiamo già tutto. Ma un orgoglio cinese, e forse è la fortuna del nostro West devitalizzato, fa fatica a prendere forma.

Ho visto che per alzare le loro quotazioni molte imprese cinesi “affittano” occidentali preferibilmente del tutto incompetenti, e gli fanno recitare la parte del Ceo, auto blu e tutto il resto: ai vertici, occhi tondi e tratti caucasici possono fare la differenza. Vi confesso che ci ho fatto un pensiero: non fosse che ho qui la mia famiglia e non ho voglia di rischiare un hamburger di cane, sarebbe stata un’esperienza.

Intanto la nuova classe media comincia ad attrezzarsi in proprio: nel 2010 gli interventi di chirurgia per procurarsi occhioni e nasi sfilatisi guadagna addirittura il 35 per cento in più. Entro l’anno saranno stati spesi 40 miliardi di euro per rifare la faccia ai ragazzi nelle cliniche thailandesi e sudcoreane. Se poi il figlio riesci a fartelo occidentale da subito, partendo alla volta degli States a fine gravidanza e mettendolo al mondo lì, con la dote di una cittadinanza yankee –la plica mongolica gliela rimuoverai a tempo debito- allora hai fatto l’en plein: capita anche questo, fra i cinesi-bene. sono stati la prima voce di spesa “scolastica” per le famiglie della nuova classe media. Con la faccia semi-occidentale i voti sono migliori, ci si laurea più in fretta e una volta laureati

Noi guardiamo alla Cina, dunque, ma la Cina non smette di guardare noi: le nostre facce, i nostri vestiti, la nostra cultura, il nostro stile di vita. Loro avranno il cash, ma noi abbiamo –secondo loro, almeno- tutto quello che il cash non può comprare, o che può comprare solo in parte.

Il capitalismo non è solo questione di soldi, e tra le soluzioni storiche, pur con tutti i suoi limiti, forse non è stata la peggiore. Quanto meno se provi a guardarlo con occhi a mandorla.

pubblicato su Io donna-Corriere della Sera il 4 settembre 2010

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