L’alternativa non la trovi bella e pronta, Bledy, stai pur sicura che sarà cosa faticosa e non priva di sacrifici, anche solo a pensarla.
Ma noi però non ci scoraggiamo facilmente, giusto?
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P.S. Però, tutto sommato, tutta questa gente che ti scruta dall’alto in basso perché non hai vestiti firmati io non la vedo (oppure non ho occhi per vederla, che è anche meglio).
Ospite
bledy
13 anni 11 mesi fa
Non è facile tenere sotto controllo milioni di persone se non con le illusioni, manipolazioni, non è pessibile che tutti si mettano a governare o tutti faciano gli affari loro, uno amazza perchè gli piace così, l’altro vuole uscire nudo perchè a lui va così… La maggior parte delle persone non ha niente di meglio da fare che guardare la tv, senza sapere a quale rischio si sottopone, quello di essere manipolata, di non pensare più con la propria testa, la misera gente non cerca altro che imparare, se cristina chiabotto è diventata famosa grazie alle sue tette allora ci… Leggi tutto »
Tutto vero e tutto va bene per chi ha il potere, ma il vero problema è per chi si trova ad avere il potere quando il cerino è alla fine.
Prima o poi una fine come quella della Grecia arriva e oggi, che si campa tanto, anche anchi detentori del potere potrebbero trovarsi davanti persone alla fame.
Ospite
Giuseppe
14 anni 1 giorno fa
D’accordissimo. Pasolini talora era un “visionario”, ma come lo sono i poeti che sanno “intuire” la verità meglio di centomila sociologi, sinteticamente e non per frigide elucubrazioni riduzionistiche. Nei primi anni ’70, seguivo le sue analisi (molte negli editoriali del Corriere, ora in “Scritti corsari”) in cui colse lucidamente gli incunaboli della trasformazione della società, oggi matura e marcita.
Non riesco ad aprire il video in questo formato (scusate mia ignoranza tecnica o inadeguatezza del mezzo, e/o tutte e due). Se è quello in cui dice del potere del consumismo e del consumista che si china a questo potere senza rendersene conto, reclamando “diritti”, allora mi piace molto. Pasolini era un genio per me e anche una persona mite. Lo ricordo in quell’intervista, quando con poche parole evidenziò il conformismo di Enzo Biagi (l’Emilio Fede, il Corrado Augias di quei tempi). Mi piacciono molto “Il sogno di una cosa” e “Una vita violenta”.
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