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Alla clinica Mangiagalli di Milano un bambino su dieci non viene riconosciuto dal padre, ma solo dalla mamma. Donne per metà lasciate sole da partner fuggitivi, specialmente straniere; per metà liberamente madri, che decidono di avere un figlio pur non avendo incontrato Mr Right. Le ragazze madri sono sempre esistite, ma la maternità in proprio è una cosa nuova, in costante aumento nel mondo occidentale, vagheggiata da molte ragazzine, sentite con le mie orecchie, che danno per scontato che l’uomo giusto non lo incontreranno mai, e che i padri sono solo un optional.

L’autonomia economica e la fine del patriarcato rende possibile un matriarcato di ritorno. Ma crescere sole e soli con la mamma non è come crescere da una coppia che si ama. Un conto è essere figli di separati, un altro essere originariamente senza-padre. Le tappe dello sviluppo psicologico del soggetto –Edipo e tutto il resto– sono sostanzialmente diverse.

Nessun giudizio. Purché queste mamme abbiano fatto bene i loro conti. Per se stesse –da sole è dura, psicologicamente soprattutto- e in primis per i bambini. I quali non hanno avuto la possibilità di scegliere. E in bocca al lupo.

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