Gladiatori_new

Prepariamoci a una giornata difficile. Si comincia con l’orrore degli attentati a Mosca, e si prosegue con i gladiatori del voto. Le parole sono pietre, e il Pdl ha scelto un gran brutto nome per i suoi rappresentanti di lista.

Infatti, dopo il decreto interpretativo,  per ridurre al minimo le conseguenza della mancata presenza del simbolo del PdL sulle schede romane, dove la Polverini potrebbe perdere voti decisivi nel testa a testa con Emma Bonino, quando inizierà lo scrutinio delle schede i “gladiatori” del PdL scenderanno in campo . I rappresentanti di lista PdL tenteranno in ogni modo   di “far capire ai presidenti dei seggi che devono essere ritenute valide tutte quelle schede che riportino accanto alla scelta di una lista che appoggia la Polverini anche il nome di uno dei candidati della lista del Pdl esclusa”.
In ogni modo? Con le buone o con le cattive? In pratica, secondo il PdL romano, dovrebbero essere ritenuti validi tutti i voti espressi attraverso la preferenza data, al fianco del simbolo di una delle liste che sostiene la Polverini, a una persona che non è candidata al posto di consigliere regionale.

Un’ intepretazione della legge che ha messo in allarme la Prefettura di Roma, subito mobilitatasi per evitare il caos.
La giurisprudenza prevalente del Consiglio di Stato – recita una circolare inviata ieri a firma del Prefetto – è ferma nel ritenere che è nullo il voto che contenga l’espressione di una preferenza per un nominativo che non corrisponde a quello di nessuno dei candidati”.

In allarme anche il Partito Democratico, la Federazione della Sinistra e il Popolo Viola che hanno invitato tutti i proprio militanti a recarsi nei seggi dopo le 15 per vigilare sul corretto svolgimento delle operazioni di scrutinio.

Stiamo freschi.

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