Oggi in prima pagina sul Corriere della Sera Dario Di Vico (“Tra i primi rompicapo di Pisapia c’è pure il Pd“) in qualche modo celebra l’autonomia del sindaco di Milano dal Partito Democratico, facendo riferimento alle sue scelte sul Pgt, il Piano di governo del Territorio, e in materia di Expo: “E’ chiaro che il copione lo scrive Pisapia” sostiene Di Vico “e il Pd non può farsi illusioni“. E menziona anche il dialogo aperto con l’ex-sindaca Letizia Moratti e con il governatore Formigoni.

Ora, si può pensare quello che si vuole, del Pd in particolare e dei partiti in generale. La polemica antipartitocratica ha tutte le sue ragioni. Ma stiamo già patendo molto per il fatto che da quasi vent’anni “il copione” per il Paese lo sta scrivendo un uomo solo che “ghe pensa lü”. Forse i partiti sono obsoleti e bisognerebbe inventarsi qualcos’altro, ma probabilmente il leader unico, per quanto stimabile e carismatico, è perfino più obsoleto (vedi Leadershit) e anche meno tranquillizzante.

Vi dirò che, dovendo scegliere, tra le due obsolescenze, tutto sommato preferisco la prima.

 

 

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