Accidenti, ma chi è il colorist di Maria Vittoria Brambilla? Stasera a Ballarò era di un arancio fluo-psichedelico. Che tra l’altro la sbatte un po’.
Serie: prendiamo un po’ di fiato, ogni tanto.
78 commenti per "COLORIST"
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Ospite
maria concetta
14 anni 5 mesi fa
Hai visto Arianna, non solo scambi di idee ma anche consigli sui libri e aiuti per internet. Se questa non è famiglia…
Ospite
maura
14 anni 5 mesi fa
Grazie mille Chicca seguirò le indicazioni. Ora faccio mangiare le mie due belve e poi le cedo al papà e mi ascolto Marina.
Ospite
chicca
14 anni 5 mesi fa
Maura, non devi scaricare in Mp3. Vai su google, digita Rai Radio Babele 5 novembre, quando hai l’elenco clicca su Radio Uno e poi segui le indicazioni necessarie. Riuscirai a sentire l’intervento di Marina.
Ospite
maura
14 anni 5 mesi fa
Grazie Marina, ho provato ma bisogna scaricare in Mp3 e non riesco, sono una frana con il computer. Aspetto il momento che ne parlerai qui.
Member
admrcs
14 anni 5 mesi fa
Maura, è stata una partecipazione una tantum. Ma di una delle cose che ho detto lì parlerò qui prossimamente. Anzi, adesso che mi viene in mente, se googli rai ultime da babele forse la trasmissione di ieri è registrata. Ma ho detto tre cose, sai, una cosa veloce.
Ospite
maura
14 anni 5 mesi fa
Marina, è un problema per te avvisarci, il giorno prima, quando vai in onda su Rai Uno? Mi piacerebbe tanto ascoltarti.
“Non mischiare la lana con la seta” è un modo di dire che, nel caso di specie, dice che la classe dirigente italica, non può assolutamente essere paragonata a Emma Bovary, una donna con l’ambizione di uscire dalla mediocrità, mentre la nostra classe dirigente (nessuno escluso) non solo è molto al di sotto della mediocrità ma, dai Savoia in poi, agisce per portare il paese al suo livello di mediocrità, e il disastro progressivo e irreversibile della scuola di ogni ordine grado ne è la chiara dimostrazione.
Ospite
Laura
14 anni 5 mesi fa
Sì Marina, è un altro modo e lo trovo molto più delicato e intelligente.
Immagini bene, neppure a me piace, sembra si debba parlare solo di questo e solo in quel modo.
E’ facile esasperarsi, ipotizzando di essere un uomo depilato, con le sopracciglia rifinite, le unghie curate e un modo di fare che non ricorda molto quello di Rambo.
Per questo grazie, per il nuovo post (che vado a leggere, e dopo vediamo Magazine, finalmente) e per la pazienza.
Member
admrcs
14 anni 5 mesi fa
Laura, intendevo dire che forse del chiacchiericcio sui trans se ne ha abbastanza. Guidavo, stamattina, e in due radio su tre si parlava, si scherzava, si giocava sui trans. Immagino che anche a te non piaccia. Alle 8.30 ero in onda su Radio1 e mi è stato chiesto di parlare dei trans. Però poi vedi che ho parlato dell’affettività, riguardo a Natalie. E’ un altro modo di vedere le cose.
Tamara, prima di intervenire ho letto: Gian Marco: “Finalmente, dopo Marrazzo e i suoi trans” Marina: “E che forse dei trans ne avete piene le scatole anche voi ” Insomma, di post del blog dedicati a questi strani personaggi ce ne sono abbastanza, mi ha rattristato vedere che anche quando si parla della Brambilla si debba portare il discorso su questi temi come a dire: ora basta, passiamo ad altro, ma senza volerlo realmente fare… indugiando sul tema transgender che “vivacizza”. Riconosco alla Terragni l’ulteriore post odierno che sembra una provocazione, ma affronta in realtà un aspetto interessante. Ma subito… Leggi tutto »
Ospite
Confuso
14 anni 5 mesi fa
Vero, letto, ritagliato, fantastico.
Manca la brambilla ma me ne sono fatto una ragione…
Ospite
Tamara
14 anni 5 mesi fa
PER LAURA 6175: Ciao, Laura, il tuo commento di stanotte mi ha molto colpita. A me sembra che su questo post di transessuali non si è praticamente parlato, tantomeno si è fatta ironia. Dalle tue parole però emerge tanta rabbia e me ne dispiaccio. Non trovo affatto divertente il modo in cui si parla di transessualità in Italia, trovo scandalosa l’ignoranza, l’arretratezza e l’insensibilità con cui si trattano le persone transessuali. Se tu sei tra queste o se la questione riguarda da vicino una persona a te cara, ti posso solo dire questo: non siete del tutto soli, ci sono… Leggi tutto »
Ospite
giuseppe
14 anni 5 mesi fa
“Mme Bovary c’est moi”. Un rischio di tutti.
Member
admrcs
14 anni 5 mesi fa
La lana, la seta? Devo essermi persa qualcosa. Bovary è una figura irripetibile, perché si sacrifica per tutti noi. E ci indica il rischio da non correre: quel mix di frustrazione, mediocrità e velleitarismo a cui si dà il nome di “bovarismo” (sentimento nefasto!).
Ospite
giuseppe
14 anni 5 mesi fa
Se si vuole sostenere che Mme Bovary è una grande figura poetica universale, sono d’accordissimo. Ma francamente non capisco la faccenda della “lana” e della “seta” (a parte il fatto che a me è sempre piaciuta più la prima della seconda).
Member
admrcs
14 anni 5 mesi fa
Confuso, trovi un ottimo schemino riassuntivo sul Magazine di oggi.
Ospite
Confuso
14 anni 5 mesi fa
Ho letto, in fretta, tutto, ma le mie idee sono vieppiù confuse.
Viado, transessuale, travestito, brambilla.
Quali le differenze principali?
Ospite
Lorenzo
14 anni 5 mesi fa
Ohilà, ho tirato lima fino ad ora e vi leggo con piacere, abbacinato dalla tinta rugginosa della sciura Brambilla, ma ancor di più dalla vostra ironia e citazioni.
A proposito di Emma Bovary, leggetevela apparire nella NY del XX Secolo ne “Il caso Kugelmass”, racconto del buon Woody Allen su “Effetti Collaterali” ..
Non capisco perché, anche per parlare del colore dei capelli della Brambilla, si debba ironizzare sui trans.
Evidentemente la cosa vi diverte tanto.
Per me il messaggio è chiaro: quando va bene si porta a casa derisione e insofferenza, quando va male calci e pugni su un marciapiede.
Vi lascio alle vostre amabili conversazioni, cari normali.
Member
admrcs
14 anni 5 mesi fa
Non ero dal parrucchiere, ma fuori sede a tirare la lima (qui a Milano noi diciamo così, per lavorare: gergo da tornitori) e impossibilitata a collegarmi. Ma devo dirvi che sì, ho molto apprezzato la vostra conversazione libera e partecipata, a dimostrazione del fatto che si può amabilmente conversare a partire da qualsivoglia spunto. E che forse dei trans ne avete piene le scatole anche voi (benché a riguardo mi resti una cosa da dire, e prima o poi ve la dirò).
Be’, insomma: siete adorabili e vi voglio bene. Buonanotte!
@Lidia
Credo di conoscerla bene Emma Bovary, non per niente un personaggio del mio romanzo, la figlia di una professoressa di provincia, si chiama Emma perchè la madre ha voluto, con quel nome, indicare la sua propria ansia (frustrata) di sfuggire dalla piccolezza della provincia e che, inconsciamente, trasmette alla figlia che la sublimerà in un’ambizione smisurata.
Ospite
Lidia
14 anni 5 mesi fa
Non sono del tutto d’accordo con Roberto M. circa la definizione di bovarismo.
Madame Bovary non cercava solamente di vivere una vita al di sopra delle sue
possibilità, era insoddisfatta della propria condizione, si, ma non apprezzava con temporaneamente il marito, cercava qual cosa di diverso e, forse non sapeva nemmeno lei che cosa. Era insoddisfatta, inquieta, senza esserne consapevole. Lo sarebbe stata comunque, in qualsiasi diversa situazione.
Ospite
stefania
14 anni 5 mesi fa
per finire in grande relax… gli esordi della brambilla!!
p.s. spero che il copia e incolla del link funzioni!
Non mischiamo la seta con la lana: Mme Bovary, nella sua tragicità, è una figura enorme, tanto da aver dato il nome a una sindrome, che si chiama appunto bovarismo, cioè il voler vivere una vita al di là delle proprie possibilità e, per fare questo, essere disposti a distruggere tutto, ad abbandonare marito e figli, sempre alla ricerca di una vita brillante che è l’unico scopo della vita. Questa nostra classe dirigente (nessuno escluso e di qualsiasi colore politico) non ha nessuna ambizione di elevarsi, come desidera in fondo la povera Emma (anche se non ne ha i mezzi… Leggi tutto »
Ospite
Vittoria
14 anni 5 mesi fa
Veramente piacevole dialogare qui dentro! mi avete ricordato Ritratto di Signora, lo devo rileggere assolutamente!!continuo a resistere inece a Madame Bovary.Vabhè..tornando alla Brambilla ,che tra l’altro si chiama come me, ma non era Michela Vittoria?.insomma volgarotta nell’insieme,capelli … però belle gambe! quel che è giusto è giusto
Ospite
anna
14 anni 5 mesi fa
….scusate, ho messo troppi puntini……………..
Ospite
anna
14 anni 5 mesi fa
Io credo che, sia donne che uomini, si venga presi sul serio quando quello che fai corrisponde a quello che dici e a come ti poni verso gli altri . Poi può non andare bene, non funzionare, ma almeno ti viene riconosciuto l’onore delle armi… per tornare al colorist…l’ultima volta che mi sono lasciata irretire da sperimentazioni coloristiche il parrucchiere mi ha tenuto in ostaggio per quasi tre ore…mi è venuto da pensare che le forzate del look strabiliante siano per l’appunto ai lavori forzati…e che hanno proprio paura di colei che al mattino vedono allo specchio senza trucco. O… Leggi tutto »
Ospite
chicca
14 anni 5 mesi fa
E’ felicissimo!
Ospite
Gian Marco
14 anni 5 mesi fa
Simpaticissima Chicca anche se sono uomo, la penso anch’io come te.
Una domanda: sei sposata? Tuo marito com’è?
Ospite
maura
14 anni 5 mesi fa
Sono perfettamente in linea con i pensieri di Chicca.
Frane, sei contento?
Marina, dove sei? Non è la stessa cosa senza i tuoi punti di vista, e scusaci se abbiamo esagerato e se siamo usciti dal tema.
Ma cavoli, qui nel tuo blog è un immenso piacere dialogare.
Grazie per questa opportunità.
Marina se come dice Andreina sei stata dal parrucchiere, mi raccomando, non tornare rossa.
Ospite
maura
14 anni 5 mesi fa
Sono perfettamente in linea con i pensieri di Chicca.
Frane, sei contento?
Marina, dove sei? Non è la stessa cosa senza i tuoi punti di vista, e scusaci se abbiamo esagerato e se siamo usciti dal tema.
Ma cavoli, qui nel tuo blog è un immenso piacere dialogare.
Grazie per questa opportunità.
Marina se come dice Andreina sei stata dal parrucchiere, mi raccomando, non tornare rossa.
Ospite
chicca
14 anni 5 mesi fa
Le donne che riescono a farsi prendere sul serio sono quelle capaci di un dialogo aperto, di comunicare liberamente senza aver paura di crescere e di esporsi, capaci di rimanere in prima linea con le proprie idee e pensieri. Donne che non si piegano alla volontà altrui, che non permettono di farsi trattare come oggetti ma pretendono rispetto. Naturalmente, le donne non credibili sono quelle che si nascondono dietro ai pensieri e punti di vista altrui, quelle che nonostante la propria intelligenza si fanno muovere come burattini, quelle che non sono d’accordo su determinati punti di vista ma non hanno… Leggi tutto »
Ospite
giuseppe
14 anni 5 mesi fa
Tamara, sono d’accordo, ma ho la sensazione che Frane facesse ironia.
Ospite
Tamara
14 anni 5 mesi fa
Rispondo a Frane.
Credo che persone serie, competenti, che si adoperano per raggiungere degli obiettivi che non siano (esclusivamente) il proprio tornaconto non vengano mai prese in giro. Le donne come gli uomini.
Al contrario, con le donne si tende ad essere meno teneri e più spietati nel caso in cui le suddette caratteristiche vengano a mancare.
Alle donne si perdonano meno le mancanze, e quasi mai il fatto di mettersi in gioco in campi tradizionalmente maschili.
Ospite
chicca
14 anni 5 mesi fa
Grazie Giuseppe, rileggerò volentieri anche Madame Bovary.
Marina, stiamo sentendo la tua mancanza.
Ospite
frane
14 anni 5 mesi fa
ma guarda un po’: dalla maria-vittoria a isabel!
Della serie: quando una donna fa di tutto per farsi prendere sul serio, ma poi tutti la prendono per scherzo (povera brambilla).
Mi piacerebbe sentire il parere di tamara, chicca, arianna, donatella, anna, m concetta, maura…Perchè alcune donne riescono a farsi prendere sul serio, altre no (nonostante gli sforzi)?
Ospite
giuseppe
14 anni 5 mesi fa
Concordo: W Henry James!
Ospite
kalz3
14 anni 5 mesi fa
W Henry James !!! W Isabel Archer !!!
Ospite
giuseppe
14 anni 5 mesi fa
Certo, Chicca, io mi riferivo al romanzo di James, che è altra cosa dal film. E se non l’hai letto completa con Mme Bovary.
Ospite
Andreina
14 anni 5 mesi fa
Ma dov’è Marina?
Dal parrucchiere?
Ospite
tamara
14 anni 5 mesi fa
Allora, dal colore di capelli della Brambilla, alla solidarietà femminile fino alla letteratura. Bene, divaghiamo. @ donatella2: io non parlavo di pettegolezzi. Dicevo che solitamente mi tengo fuori dalla rivalità femminile. Intendevo questo, e a prescindere dal genere preferisco sempre non competere o guerreggiare, sebbene sia combattiva nelle mie argomentazioni. E’ solo una questione di carattere. I pettegolezzi, bè mi piacciono molto, tra amiche carissime, quelli che dici di tutto su tutti ma poi resta tutto tra quattro mura, per ridere. Caro Kalz, grazie per l’accostamento ma per fortuna ho una vita del tutto diversa da quella di Isabel Archer.… Leggi tutto »
Ospite
giuseppe
14 anni 5 mesi fa
Kalz, per quanto mi riguarda, spero di no. Una donna “tanto libera”, che non sa bene nemmeno lei quello che vuole e finisce nel modo più tradizionale… nelle mani di un manigoldo brillante e seducente (come tanti manigoldi). Per non parlare della manigolda che tiene bordone al “gentiluomo”. Una Bovary del ‘900.
Ospite
chicca
14 anni 5 mesi fa
Si Giuseppe, si fa infinocchiare, eccome!
Kalz, ecco ciò che si dice di Isabel Archer: “L’idea di fondo è che la poverina, coi suoi sogni di libertà e di nobiltà, crede di aver compiuto un gesto generoso, spontaneo ed avveduto, si ritrova in realtà schiacciata dagli ingranaggi del convenzionale.”
Leggerò il romanzo.
Ospite
kalz
14 anni 5 mesi fa
giuseppe, come ti permetti di dare della sprovveduta a Isabelle Archer? Avercene di donne così!
Ospite
giuseppe
14 anni 5 mesi fa
Ma Isabel Archer non si fa infinocchiare come una sprovveduta?
Ospite
kalz
14 anni 5 mesi fa
@Tamara, e poi questi amori epistolari sono così romantici. Io ti vedo come una Isabel Archer in versione internettiana.
Ospite
arianna
14 anni 5 mesi fa
Tamara, il marito cosa dirà…
Ospite
donatella2
14 anni 5 mesi fa
Caro Kalz, voi ometti quando qualcuno non vi sconfinfera siete peggio di noi.
Il pettegolezzo maschile è cattivissimo.
E brava Tamara che riesce a tenersi fuori dal pettegolezzo anche se qui un accenno lo hai fatto.
Ospite
donatella2
14 anni 5 mesi fa
Caro Kalz, voi ometti quando qualcuno non vi sconfinfera siete peggio di noi.
Il pettegolezzo maschile è cattivissimo.
E brava Tamara che riesce a tenersi fuori dal pettegolezzo anche se qui un accenno lo hai fatto.
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