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economics, TEMPI MODERNI, tv Febbraio 1, 2010

IL SESSO? CHE PALLE…

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Ricevo e pubblico molto volentieri questa lettera da una lettrice. Uso anche il titolo che lei stessa ha dato alla sua lettera. Non proprio chic -e nemmeno l’illustrazione- ma rende l’idea.

Buongiorno Signora Terragni,

mi scusi per l’oggetto emarginato, ma inizio a essere esasperata…
radio in macchina, in farmacia , in banca e di cosa si parla? sesso o allusioni
Fazio in tv, finalmente un po’ di qualità, ma poi arriva la Luciana con il suo sproloquio e le battute scontate.
pubblicità: anche per vendere uno yogurt in Italia bisogna fare riferimenti al sesso…ma siamo un paese di maniaci?di dipendenti?
alla faccia delle fasce protette e di chi vorrebbe altri argomenti per pensare!
PS  pago il canone per sentire dei “vaffa” in prima serata? basta andare in macchina.
Silvia
TEMPI MODERNI, tv Gennaio 24, 2010

SAMBA D’AUTUNNO

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Vista una signora ultrasettantenne ballare il samba in quell’orribile trasmissione del primo pomeriggio di RaiUno, condotta da un’insignificante signorina già miss Italia, o miss Eleganza, o miss Cinema o che diavolo ne so (continuano imperterriti a essere questi i meriti che contano, le fasce di miss e connesse, per essere infilata nel palinsesti, e a nostre spese, dai maschi che governano la tv?). Devo dire che lo spettacolo di quella nonna danzante era piuttosto deprimente. E tutti invece: “… ma che brava, che meraviglia, che sprint, che gajarda, ma guarda che ganza!”, in romanesco stretto e con quel tono melenso che si usa con i bambini e con i vecchi, dati con certezza per rimbambiti anche quando il cervello gli funziona alla grande.
Il samba è tra le danze più sensuali, ha lo scopo evidente di sedurre, e anche in modo piuttosto esplicito: tutto un lavoro di sedere e di anche, e si capisce bene a che cosa alluda. La nonna, poverina, i suoi passetti li faceva, evidentemente appresi in una fase ormonalmente più vispa della vita. Ma le anche e il sedere se ne restavano lì, pietrificate. Il punto vita era solo un ricordo. Una fisiologica lordosi le incurvava le spalle. Il samba, insomma, non era esattamente il suo mestiere.
Non ce affatto l’ho con la signora, ci mancherebbe. Presto o tardi saremo vecchi, così come siamo stati bambini e ragazzi. Il vecchio che saremo è già con noi, così come ci è rimasto dentro il nostro inner boy. Dovremmo cercare di trattarci meglio, ecco tutto. Di non metterci in situazioni complicate e frustranti. Di saper cogliere il frutto di questa stagione della vita che può essere bellissima, se la prepariamo bene e se la salute dà una mano. Il privilegio della sapienza, tanto per fare un esempio. Il fatto di averne viste e vissute così tante da essere ricolmi di gemme preziose, e perciò naturalmente splendenti e seducenti: non c’è alcun bisogno di glitter. Una vertiginosa possibilità di libertà: dai pregiudizi, dalle convenzioni, dalle mode, e dal compito riproduttivo, che volendo ha anche una sua qual pesantezza. Quelli che ci vogliono scutrettolanti anche a 70 anni non ci stanno facendo un buon servizio. Non sarà un autunnale samba a renderci felici. Temo di sapere che cosa mi direte. Ok, e allora ditelo.

(pubblicato su Io donna-Corriere della Sera il 23 gennaio 2010)

Politica, tv Ottobre 30, 2009

ANNO SOTTO-ZERO

santoro

Non so che cosa ne pensiate voi, ma ieri sera Anno Zero pareva un po’ Porta a Porta. Mancava solo il plastico del trans-covo di via Gradoli (con tanto di sceneggiatino che riproduceva il filmato di Marrazzo in mutande). Davvero le questioni sono queste? (chi ha aperto la porta ai carabinieri infami, se lì c’era Brenda o Natalie o chi cavolo d’altro, da quando il filmato è in vendita, e così via?). Davvero non c’è ben altro su cui tenere lo sguardo?

P.S. Comunque le vignette di Vauro sono deliziose…