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Donne e Uomini, media, TEMPI MODERNI Ottobre 13, 2011

Cyberstalker

Molte fra noi blogger hanno i loro persecutori, diciamo così, in particolare quelle ritenute “femministe”. I militanti antifemministi intervengono a raffica e in modo organizzato sui blog, oppure lavorano dietro le quinte come veri e propri stalker. Da qualche tempo un tale Massimo Di Natale, tenutario di un blog “per una vera rinascita della donna nella società attuale e la valorizzazione del suo ruolo. Contro il femminismo radicale etc”, prova a ossessionarmi su Fb e via email con le sue “5 domande”. Eccone alcune (non tutte, sono troppo noiose):

Perché le femministe svedesi, vedendo che le donne non riuscivano a penetrare a sufficienza nei consigli di amministrazione, hanno imposto nel 2003 le quote rosa (50% di rappresentanza per uomini e donne) salvo poi richiederne la rimozione in quei settori accademici, come Medicina, Psicologia o Veterinaria, in cui l’applicazione di questa misura comportava l’esclusione di studentesse e ricercatrici a vantaggio dei colleghi uomini?

Perché quando un uomo guadagna più di una donna si parla di “cameratismo maschilista” mentre quando una donna guadagna più di un uomo si parla di “merito

Perché le femministe, quando si tratta di agevolare la carriera delle donne, richiedono la presenza di asili nido nelle aziende dove poter lasciare i figli piccoli, mentre quando si parla di detenute madri pretendono al contrario che non vengano tenute in carcere in modo da consentire loro di stare vicino ai propri bambini?

Eccetera. Poiché io non gli rispondo, non sono obbligata -e come mi permetto? lui non prevede il libero consenso- Massimo Di Natale si innervosisce:

Marina Terragni, perchè mi hai bloccato? Perchè non vuoi rispondere alle mie domande?

successivamente passa alle brutte:

Marina perchè sei così stronza? rispondi alle domande!“, mi ordina esclamativo e perentorio l’altro giorno via email. Il comportamento è precisamente quello dello stalker, che non tollera di essere ignorato, e alza progressivamente il tiro.

Faccio questa denuncia pubblica per varie ragioni: perché Di Natale e quelli come lui  -non è l’unico, ce n’è anche di molto peggio, mascherati dietro i nick-, si rassegnino, io non mi lascio intimidire; perché sappiate che cosa succede nel backstage, che qui non si vede; perché possiate osservare insieme a me le analogie tra il comportamento di questi militanti e quello degli ordinari stalker e domandarvi insieme a me quale può essere stata l’esperienza personale che li ha condotti a odiare le donne.

p.s. In una legge federale statunitense il cyberstalking è considerato parte integrante di un piano ampio di lotta contro la violenza maschile sulle donne.

p.p.s  Se Di Natale non la pianta lo denuncerò alle autorità competenti e pubblicherò qui il suo indirizzo mail. 

 

Donne e Uomini, media, Politica, TEMPI MODERNI Settembre 23, 2011

La ragazza immagine di Belzebù

Questa intervista a Terry De Nicolò probabilmente l’avrete già vista. In caso diverso, guardatelo. E’ uno dei filmati più cliccati della rete. C’è anche chi, appreso il contenuto, non si è sentita di vederlo. In effetti è impressionante, fa stare fisicamente male.

La signora è una vera p.r. del Diavolo. La ragazza immagine di Belzebù. Fa efficacemente propaganda al male. Voi insegnate ai vostri figli che non si ruba, che si rispetta il prossimo, che il corpo è sacro? Lei rovescia il Crocifisso a testa in giù. Le regole basilari della convivenza umana, i comandamenti, ciò che è comunemente ritenuto un bene, a lei fa proprio ridere. Ci si deve calpestare l’uno con l’altro, si deve essere disposti a vendere la propria madre, le uniche cose che contano sono i soldi e il successo. Eccetera.

L’altra sera, a una cena tra amiche, propiziata da una visita alla splendida mostra milanese di Artemisia Gentileschi -una che con la sua arte sanguigna, con le sue Giuditte, Cleopatre e Salomè si era curata del male subito dagli uomini- ci ritroviamo a parlare di questa intervista. Una cosa terribile, sì, dice una. Eppure è una sintesi efficace, lucida ed essenziale come mai era stata fatta, dei codici che valgono in quel mondo, che poi è anche il nostro mondo, purtroppo. Dell’abiezione che è stata raggiunta. Dell’inversione dei valori e dei sentimenti. Insomma, va vista e analizzata con attenzione, perché si tratta di un documento in qualche modo storico.

Terry racconta con semplicità ed efficacia quello che è capitato e sta capitando, delinea una compiuta anti-etica, e forse quel filmato andrebbe mostrato e dibattuto perfino nelle scuole.

AMARE GLI ALTRI, media, TEMPI MODERNI Settembre 13, 2011

Bye bye, troll…

Carissime amiche e carissimi amici,

allo scopo di liberarci di troll, stalker, frustrati e molestatori di ogni tipo che, mi dicono dalla redazione, abbondano in ogni blog con un buon traffico, e ritengono di poter agire indisturbati nascondendosi dietro nick variabili, da oggi per poter commentare sarà necessario registrarsi. Vi chiedo questo piccolissimo sforzo. Ne vale senz’altro la pena. La discussione potrà procedere più fluidamente, proficuamente e serenamente.

Proviamo così. Grazie e baci

Donne e Uomini, media, tv Marzo 9, 2011

CHE COSA CI COMBINI, MICHELLE?

Lo pseudo-Grillo di Striscia la notizia ieri sera ha mandato affanc…o le giornaliste italiane, accusandole di ignavia e complicità nella strumentalizzazione del corpo femminile a scopo mercantile sui loro giornali. Il tutto -effetto surreale- mentre le veline, al solito (in verità un po’ più vestite del solito) sballonzolavano ai lati della scrivania. Tra le giornaliste mandate affanc…o ci sono anch’io, che a Striscia dico questo.

Hanno ragione a dire che l’uso mercificato del corpo femminile non è un’esclusiva della tv. L’ho detto e scritto anch’io. E tuttavia:

a) non avrebbero dovuto dirlo realizzando un apocrifo del docufilm Il corpo delle donne di Lorella Zanardo, usando il suo volto, i suoi testi e il suo stesso titolo- perché questo ha confuso molte e molti, e appare distruttivo nei confronti del faticoso lavoro di Lorella, riconosciuto ieri nel suo valore anche dal Presidente della Repubblica Napolitano.

b) non avrebbero dovuto negare il fatto che il fenomeno, benché non solo televisivo, è soprattutto televisivo, a cascata dalle reti Mediaset al servizio pubblico. E’ la tv la maggiore responsabile di questa porcheria. Un’altra importante differenza è questa: che la carta stampata, bene o male, è riuscita a garantire una rappresentazione un po’ più articolata e complessa del mondo femminile, mentre la tv (c’è anche un rapporto Censis a riguardo) ha sostanzialmente occultato questa complessità.

c) benché attualmente le veline appaiano un po’ più coperte del solito, e fatta assolutamente salva la libertà di queste ragazze, se la neo-parola “velinismo” ormai circola in tutto il mondo, una ragione deve pure esserci. Striscia quindi ha costituito un’avanguardia nell’esibizione del corpo femminile a scopo di audience, e questo dovrebbe essere pacificamente riconosciuto prima di parlare degli altri media.

Che poi Michelle Hunzicker, che pure ha personalmente conosciuto la brutalità maschile -è stata a lungo vittima di molestie- e presta il suo bel volto e il suo impegno alla lotta contro lo stalking, si sia prestata a questa spiacevole operazione, è la cosa che rammarica di più, e che la renderà piuttosto impopolare tra le donne, a cominciare da noi giornaliste. Quando il suo collega ci ha mandate affanc…o, lei avrebbe dovuto esprimere chiaramente il suo disappunto. Non vi è critica più efficace di quella che prende avvio da un’autocritica. E non si può accettare di fare qualunque cosa in forza di un buon cachet. Speriamo che ci pensi. E’ anche mamma di una ragazzina…

Donne e Uomini, media Marzo 2, 2011

IL FIERO OLIVIERO

Gli facciamo una class action? Che cosa dite?

Oliviero Toscani al Secolo XIX:

Genio dell’immagine e della provocazione, Oliviero Toscani entra da par suo nella querelle sulle donne nude in pubblicità, scatenata a Milano (ma anche a Genova) da un gigantesco cartellone pubblicitario di Silvan Heach, dove, in una foto scattata da Terry Richardson, una modella mostra il sedere senza pudore: «Le prime a fare schifo sono le donne. Tutte».

Le donne fanno schifo?
«Fanno schifo. Preferiscono puntare sulla bellezza, anziché sull’intelligenza. Povere donne ».

Tutto qui?
«Le intelligenti non lo sono abbastanza. O non hanno abbastanza forza per opporsi. Per cambiare. Prenda un giornale femminile».

Non va?
«Incostituzionale sin dal genere. Diretto da donne, ovvio. Che ha in prima come “strillo”? Chirurgia estetica, sesso, orgasmo, diete. Siete bestie da sesso, ecco cosa siete».

Vabbé, la provocazione. Però…
«Mi fate schifo. Tutte tr…».

I pubblicitari, invece?
«Donne così io non le fotografo. Io documento le condizioni umane come l’anoressia. Volevo preparare degli scatti sulla chirurgia plastica. Nessuna ha voluto».

Insomma, colpa delle donne?
«Certo. Anche per la storia. Siamo un Paese dominato dagli uomini, ma le donne ci sguazzano. Siamo un Paese sottosviluppato. Ha mai visto una madre che non sia fiera del figlio “sciupafemmine”? Chi li alleva, così? È un pianto… E poi avete il coraggio di lamentarvi»?

Be’…
«Un pianto».

Come se ne esce?
«Per fortuna non ho mai avuto mogli italiane. Culi bassi, gambe corte e ascelle pelose. Mi state sulle palle. D’altronde, con un premier così, che cosa si aspetta? Il grande problema è la mancanza di una destra intelligente. Prendiamo esempio dalla Libia, piuttosto».

In che senso?
«Loro si sono ribellati.Una rivoluzione si dovrebbe fare anche qui».


N.B.: sono italiana, culo alto, gambe lunghe, ascelle depilate.

Donne e Uomini, media, scuola Febbraio 26, 2011

BIMBI E SEDERI

Mamme e maestre della scuola elementare di via delle Puglie, Milano zona Corvetto, si sono ribellate per un maxi-cartellone con una foto di Terry Richardson, la solita ragazza con i glutei seminudi, affisso sulla fiancata di un palazzo confinante con il cortile, e hanno chiesto l’ immediata rimozione. “Non per moralismo,” hanno precisato “ma per questioni di opportunità”.

In qualunque altro momento la protesta si sarebbe potuta giudicare eccessiva. Ma oggi segnala un’allerta che ha le sue ragioni. Un mutamento profondo e diffuso della sensibilità, e l’assunzione capillare di un progetto educativo che pone il rispetto della donna al suo centro.

Il che ha le sue ottime ragioni.

media, Politica Gennaio 27, 2011

DOMANDE

Singin' Berlusconi

Ieri mi ha contattato una gentile collega del Periódico de Catalunya, Barcelona. “Para este domingo” mi scrive “estamos haciendo un reportaje sobre la situación real de las mujeres en Italia”. Mi scrive anche: “Queremos hacer un texto sobre cómo vive y qué lecturas hace el movimiento feminista italiano de esta falocracia decadente y de esta invasión del espacio público de la “sexualidad depredadora y en serie”: vorremmo realizzare un servizio su come è vissuta e su che lettura dà il femminismo italiano di questa fallocrazia decadente e di questa invasione dello spazio pubblico della sessualità predatoria e seriale. Ed ecco le domande -ve le riporto già tradotte- che danno un’idea precisa di come siamo visti fuori dai confini nazionali, per chi ancora non lo sapesse. E poi dagli spagnoli -pardon, dai catalani- che in genere all’Italia vogliono piuttosto bene.

1) Il femminismo italiano come sta rispondendo alla situazione politica e giudiziaria che il paese sta attraversando? Il caso Ruby è sintomatico della situazione delle donne in Italia o della decadenza della politica maschile?

2) In questi giorni la stampa non fa che parlare della discriminazione patita dalle donne italiane, e dei passi indietro nello spazio pubblico (lavoro, politica, tv) nell’era Berlusconi. Sei d’accordo con queste analisi? Come si manifesta la libertà femminile in Italia?

3) Come si deve leggere il fenomeno delle veline e delle madri che consegnano le figlie a Berlusconi? Sono fatti episodici, o sintomi di qualcosa di più grande?

4) Che cosa dicono di tutto questo le donne politiche?

5) Come mai gli italiani sostengono con il voto questa fallocrazia, questa caricatura di leader populista che è Berlusconi?

6) Qual è l’alternativa proposta dall’opposizione?

7) L’agonia del berlusconismo sta permettendo a un’altra politica di prendere piede?

Le mie risposte contano molto meno. Intensa umiliazione. Neanche una class action per danni morali e materiali ormai basta più. Vorrei darmi fuoco davanti al Duomo, così magari sblocchiamo la situazione.

Donne e Uomini, media Gennaio 14, 2011

VERA PELLE. E PELO PUBICO

il calendario di Oliviero Toscani per Rolling Stone

Questa è un’immagine del nuovo calendario realizzato da Oliviero Toscani per Rolling Stone Magazine e presentato ieri a Firenze.

Si apra il dibattito.


media, Politica Luglio 14, 2010

INTERCETTAZIONI: CI VA IN ANSIA PURE L’ONU

intercettazioniLa legge italiana sulle intercettazioni deve essere “o eliminata o rivista”. Lo afferma in un comunicato il relatore speciale Onu per i diritti Frank La Rue.

“Se adottata nella sua forma corrente” dice La Rue “può minare la possibilità di beneficiare del rispetto del diritto di libertà d’espressione in Italia”. La norma con relative sanzioni rischia di minaretutti i diritti individuali di cercare e diffondere un’informazione imparziale, in violazione del Convenzione internazionale sui diritti civili e politici“.

Quanto alle sanzioni per giornalisti ed editori: “Tale punizione, che include fino a 30 giorni di carcere e un’ammenda fino a 10.000 euro per i giornalisti e 450.000 per gli editori, è sproporzionata rispetto al reato“. Secondo il relatore Onu “queste norme possono ostacolare il lavoro dei giornalisti investigativi su materie di interesse pubblico, come la corruzione, data l’eccessiva lentezza dei procedimenti giudiziari in Italia“.

La Rue esorta il governo ad “astenersi dall’adottare questo disegno di legge nella forma attuale, e a impegnarsi in un dialogo con tutte le parti in gioco, in particolare con i giornalisti e i media, per assicurare che le loro preoccupazioni siano tenute da conto” e si dice “ansioso di cooperare con il governo italiano, in vista di una “possibile missione di sopralluogo nel 2011 per esaminare la situazione della libertà di stampa e il diritto di espressione in Italia“.

Il ministro degli Esteri Franco Frattini si è detto “fortemente sorpreso e sconcertato per questa posizione di un rappresentante dell’Onu”,  peraltro in linea con quella del dipartimento di giustizia americano.

Intanto il Pd si prepara a dare battaglia in Aula. Sono oltre 400 gli emendamenti depositati al testo del ddl.

media Luglio 10, 2010

OK, PARLIAMO DI MEDIA

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Dopo il digiuno di ieri, è una buona occasione per parlare di media. Vorrei sapere qual è il vostro primo gesto “mediatico” del mattino: radio? giornale? tv? web? E poi come va, nel resto della giornata? Raccontatemi per bene.

Il web ha cambiato il vostro modo di informarvi? A spese di quale altro medium, in particolare?  Che cosa vi soddisfa, e che cosa no? Leggete periodici? Che posto hanno i libri? Comprerete l‘i-Pad o altri tablets? L’avete provato? Quali sono le novità che vi interessano di più?

Eccetera. Tutto quello che avete da dire sui media- Fuori dai denti.