ambra corsera 4-4-74, giovedi

malika ayane in camera sua, viale padova

malika ayane in camera sua, via padova

Conosco bene via Padova, Milano. E posso dire con sicurezza che il quartiere è stato del tutto abbandonato dall’amministrazione pubblica. Non è solo questione di vigilanza (nessuno cammina volentieri in quella strada, neanche in pieno giorno). E’ anche soprattutto questione di bellezza. Nessun intervento di risanamento e di decoro, uno dei più meravigliosi parchi cittadini, l’ex Trotter, abbandonato all’incuria e lasciato alla buona volontà di quei pochi insegnanti e genitori dellle scuole che vi sono ospitate. Quest’anno nemmeno le luminarie di Natale. Su corso Buenos Aires, la Broadway lì a pochi metri, si è investito e si sta investendo: nuova illuminazione, allargamento dei marciapiedi, etc. Il ghetto di via Padova, diciamo la verità, invece fa comodo a tutti: meglio che gli immigrati, sporchi, poveri e delinquenti, facciano le loro scorribande e i loro malaffari lì, e non si spingano nelle zone limitrofe.

Isabella Bossi Fedrigotti, sul Corriere di oggi, molto giustamente auspica “che vadano in viaggio, i nostri amministratori, per imparare di persona come si redime un territorio che era praticamente perduto”, riferendosi ad Harlem, New York, e alla cura Giuliani, che ne ha fatto un quartiere vivibile e in notevole rivalutazione. Anch’io avevo invitato i politici a fare stage all’estero per capire come si risolvono altre questioni metropolitane come il traffico e l’inquinamento. Ma la logica del risanamento di via Padova e dintorni non può essere che una: portare il nostro meglio lì dove oggi è il nostro peggio. Destinare risorse non residuali, porre la questione ai primi posti in agenda, invitare urbanisti, architetti e designer, vanto di questa città, a fare proposte belle e realizzabili in poco tempo, mobilitare gli studenti della facoltà di Architettura perché concorrano con le loro idee e la loro fresca creatività, riattivare il mecenatismo (perché non, ad esempio, un Parco Trotter-Armani?). Portare cultura, la migliore, con una serie di iniziative, aprire un cinema, locali, un teatro, agevolare in tutti i modi le imprese orientate al bello, virare al bene le grandi energie della gioventù coloured. Poi si può anche fare un giretto ad Harlem. Ma è solo così che si  può fare.

il cinema ambra oggi

il cinema ambra oggi

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