Mentre attendiamo notizie dalla Costa Azzurra, consideriamo un po’ questa bizzarra vicenda di Giorgio Gori. Che dopo avere diretto Canale 5 e Italia 1, e dopo aver fondato la casa di produzione Magnolia, quella di X Factor, de L’Isola dei Famosi e de L’Eredità, e dopo essere diventato famoso ai più per gli sms galeotti con Simona Ventura -ahimé, il mondo non ci ricorda sempre per le nostre più mirabolanti imprese-, all’improvviso molla tutto, si dimette da tutto e spiega: “La situazione che stiamo vivendo fa sì che non sia più tempo, a mio avviso, per chi può farlo, di perseguire solo i propri privati interessi”. Tornando così, a quanto pare, ai vecchi amori di gioventù: la politica e la sinistra, oggi a fianco di Matteo Renzi. Gori ha partecipato alla convention della Leopolda, verosimilmente ha suggerito il format dell’evento, ha messo a disposizione anche il computer con cui sono stati redatte e diffuse le 100 proposte. Insomma, è scatenato. E a quanto pare non intende passare neanche un minuto in camera di decompressione tra l’Isola, il Big Bang e le prossime elezioni politiche.

Per carità, uno può dire: ma se abbiamo gente che in quattro e quattr’otto è passata da valletta a ministra potrà un grande e brillante manager, per quanto fortemente ingaggiato con l’impresa berlusconiana, cambiare improvvisamente rotta e tornare su quella che a quanto pare ritiene la retta via?

Certo che sì, a mio giudizio. Ma forse ci vorrebbe un po’ più di umiltà. Non pretendere da subito i riflettori e la prima fila, purificarsi un po’ nell’ombra, lavorare nel backstage senza clamore. E preferibilmente non candidarsi subito alle imminenti -speriamo- politiche, nel caso ne avesse l’idea, o alle primarie del Pd (non si sa mai, di questi tempi). Certo, chi comanda non perde facilmente l’abitudine a farlo, anche cambiando esercito e campo di battaglia. E forse per la sinistra questa conversione può fare gioco e aumentare lo share.

Ma un po’ di cenere sul capo, giusto un pochino, non ha mai ucciso nessuno. Rendendo credibili anche le più impressionanti inversioni a U.

p.s. per una cosa, sì, mi sento fortemente solidale al Guru-Gori: a suo tempo fu cacciato da Vittorio Feltri. Ebbene, è capitato anche a me. Andiamone fieri, Grande Fratello.