L’arancio è un bellissimo colore, è anche liturgico, come sappiamo, e la scelta non è casuale.

ARANCIO PER TUTTI In linea con quanto scrivevo ieri, c’era un umore della città che aspettava soltanto le parole per dirsi e rivelarsi. Lo dico soprattutto per chi legge da fuori: c’è un fermento reale, per le strade, nei negozi, una partecipazione intensissima alla campagna per il ballottaggio. Tutti guardano al 29 maggio -che è anche il giorno del mio compleanno, acc…- come al giorno della rinascita, della fuoruscita dal tunnel della tristezza, dell’inefficienza, delle solitudini. Vai in banca e agli sportelli ti dicono: “Ancora due settimane!”. Il messo del comune -maledetto- che arriva a portarmi una multa, la butta lì: “Ringrazi la sciura Moratti. E poi salutiamola”. Dov’erano, finora? C’erano, e soffrivano silenziosamente. Si deve dare un modo a questa gente di significare la sua partecipazione con un segno: sciarpe, magliette, camicie arancio, un drappo arancione alla finestra, un palloncino, qualcosa. L’idea potrebbe essere lanciata all’appuntamento di stasera al teatro Smeraldo.

CENTRODESTRA SUPERMACHO Anche per il fatto che abbiamo lottato tanto, Giuliano Pisapia ribadisce l’intenzione di mantenere la sua promessa di una squadra 50/50. In Consiglio non è andata benissimo. Il centrosinistra porta una decina di donne -complimenti a tutte, a proposito, in particolare a Mariagrazia Guida, Marilisa D’Amico, Paola Bocci, con cui c’è amicizia e condivisione, ma anche ad Anita Sonego, a Daniela Benelli, a Carmela Rozza, la  più votata, che giustamente manifesta esplicitamente a sua intenzione di protagonismo politico, e a tutte, e un abbraccio di incoraggiamento a quelle che non ce l’hanno fatta, Rosaria Iardino, Milly Moratti, e anche Barbara Ciabò di Fli, queen maker di Affittopoli), mentre il centrodestra elegge solo Mariolina Moioli: nessuna eletta nel Pdl, nessuna per la Lega, così come non ci sono donne nei tavoli Expo. Si conferma e si aggrava il paradosso Moratti, sindaca donna non-amica delle donne, con le quali non ha saputo stringere alcune legame, nemmeno difenderle dalle volgarità dei suoi sodali. E la sta pagando caramente. La maggioranza delle donne ha scelto Pisapia: sembra un paradosso, ma non lo è affatto. Meglio uomini come lui e come Stefano Boeri (bravo Stefano,  splendido exploit, quasi 13 mila preferenze, il più votato dopo Berlusconi), che si sono messi in ascolto e in legame con le donne, di una donna intrappolata nel potere maschile, con grande ed evidente infelicità a segnarle il viso, che si sente tanto più libera quanto più riesce a dimenticare e a far dimenticare di essere nata di sesso femminile, che in questo non vede un’opportunità ma un grave handicap. E’ in gran parte il vento della libertà femminile, e la bufera del 13 febbraio, questo vento del Nord.

ARIANNA! Qui avevamo lanciato la proposta di Arianna Censi vicesindaca, e dopo che l’idea ha fatto festosamente il giro delle donne di Milano, la riprendiamo. Arianna è perfetta per le ragioni che abbiamo già detto: ha legami storici con le donne di questa città, è giovane e baldanzosa, è un’ottima mediatrice, ed è già stata sindaca, quindi ha tutta l’esperienza amministrativa che fatalmente manca a Giuliano Pisapia. Sarebbe per lui una splendida compagna di viaggio, e un ulteriore segnale da parte sua di voler intensamente ascoltare quello che le donne hanno da dire.

S-VIP non c’è un segno dei tempi, rivelatore dello Zeitgeist, più interessante dell’insuccesso elettorale dei vari vip ingaggiati come specchietti per le allodole: da Ornella Vanoni a Gianni Rivera (ottime persone, per carità, ma evidentemente lì come acchiappavoti), ma anche Emma Bonino e Marco Pannella superstar (per non parlare del povero vecchio Silvio). Gli elettori chiedono serietà, sostanza e capacità di squadra. Anche l’idea del leader più o meno carismatico o showy (neologismo che mi invento sul momento, ma rende l’idea) è al tramonto. La società dello spettacolo sta finendo. Semplicità, autenticità di relazioni, back to the basic, ritorno a quello che conta davvero nella vita: è questo a contare, sempre di più.

p.s. Attendo con grande curiosità -e anche un po’ d’ansia- un’uscita di Silvio Berlusconi. Quasi mi manca: è da tanto che non sta zitto così a lungo. Mi aspetto una cosa delle sue, tipo: tutti in vacanza a spese mie, quest’anno.

p.p.s.: Quello che sta avvenendo a Milano è straordinario soprattutto perché dimostra che contro l’energia vera i soldi non possono nulla! Vale anche per la vita personale!

p.p.p.s.  Ma perché diamo ancora retta ai sondaggi? Imbrogliano o semplicemente non la imbroccano?