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Donne e Uomini, Politica, tv Febbraio 17, 2012

La farfalla di Belen (rieccoci in mutande)

La farfalla di Belen (“parpaja topola”, come la chiamerebbe Dario Fo).

Sembra incredibile, ma eccoci ancora qui tra Miss Patata, il (ex) presidente culomane dell’Ordine dei giornalisti, i siliconi strizzati nei corpetti in prima serata, il brivido della senza-slip.

Pronta a scommettere che di qui alle prossime elezioni sarà un’escalation. Perché mentre sono lì -tutti maschi- a congegnare la nuova legge elettorale, e perfino a escogitare rimpastini, quote e quotine per tenerci buone, non smettono di provare a infiacchirci rimettendoci in mutande.

Il Paese degli uomini che decidono cercherà nuovamente di indebolirci, rappresentandoci nei modi che sappiamo: carne fresca, minoranza, vittime, incapaci, impolitiche, materia prima indifferenziata. Gli stereotipi servono proprio a questo, a infiacchire l’autoconsapevolezza, a indurre smarrimento e spaesamento.

Ci offriranno il solito specchio diminutivo. Dovremo dircelo l’un l’altra, ogni mattina, che siamo forti e capaci.

Saremo assalite tutte le paure che sappiamo: di non saperne abbastanza, di non farcela, di non essere politiche.

E allora occhio, e pronte alla guerra. La farfalla di Belen è politica.

 

Politica Febbraio 22, 2010

MILANO-SANREMO

palazzo marino, milano

palazzo marino, milano

Pensavo stamattina, considerando malinconicamente la possibilità di uno scandalo Sanremo -il Codacons ha chiesto la sospensione dei risultati e un’indagine della Guardia di Finanza sul televoto– che gran parte delle novità politiche di questo paese sono nate a Milano. Il nuovo politico, nel bene e nel male, nasce spesso qui e poi cola giù giù lungo lo stivale. Da cui si può ipotizzare che anche stavolta le cose potrebbero andare così. Qualcosa che capiterà politicamente a Milano e potrebbe mutare lo scenario, mettendo al mondo un embrione di opposizione, cosa di cui oggi il paese sostanzialemente manca (e non è certo un bene per la nostra vecchia democrazia). La prima occasione potrebbero essere le prossime elezioni comunali (per le regionali i giochi ormai sono fatti).

Forse un terzo polo moderato ma non troppo, com’è nell’anima di questa città. Erede del riformismo socialista ma non solo. Con molte donne, molto ambiente, molta vita dentro. Boh, pensavo.

AMARE GLI ALTRI, TEMPI MODERNI Febbraio 20, 2009

MALIKA and FRIENDS

Vista a Sanremo Malika Ayane, incantevole in duetto con Gino Paoli. Malika è figlia di un’italiana e di un marocchino e ha questa stupenda voce di confine, piena di echi e suggestioni, beneducata da studi al Conservatorio e alla Scala. Mentre cantava mi è sembrato di percepire le -e aperte di un certo slang milanese. Adoro quando mi capita di ascoltare, quasi sempre in metrò, ragazzi filippini, maghrebini o sudamericani (quelli dell’est europeo no, non siamo ancora alla seconda generazione) che parlano un perfetto italiano con accento della Bovisa o del Gratosoglio. L’integrazione mi rende felice, e questi ragazzi sono rivitalizzanti per la città. Per questo pubblico la foto qui sopra (mandata su Facebook dalla mia amica Paola Tavella: grazie!). L’integrazione va favorita in ogni modo. Prima sapremo far stare bene “loro”, e prima staremo meglio tutti.