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piero donati

Politica Ottobre 28, 2011

Liguria: le responsabilità della politica (rossa)

bocca di magra, il ponte della colombiera crollato

Il 6 luglio scorso, in un post intitolato “Un presidente competente“, parlavo nomina del presidente dell’ente Parco Montemarcello Magra, uno degli epicentri della catastrofe ligure, da lungo tempo soggetto a smottamenti e frane. Terrorizzati dalla prospettiva della solita nomina politica, gli eroici ambientalisti della zona indicavano come il nome del professor Piero Donati, nato e cresciuto in quei luoghi, storico dell’arte ed ex funzionario della Sovrintendenza ai Beni Storico Artistici della Liguria di Levante, da sempre in prima fila nella difesa e nella valorizzazione di questo territorio bellissimo e difficile, benché non in quota ad alcun partito.

Facevano bene a preoccuparsi: come al solito, il nome uscito dalla concertazione tra i politici locali è stato quello di Francesco Pisani, secondo le associazioni ambientaliste “una delle scelte più sbagliate che si potessero operare… nel suo iter Amministrativo come Sindaco di Ameglia prima, e poi come Presidente di Ameglia Servizi, e tuttora come Assessore all’Urbanistica dello stesso Comune, ha dato prova di essere soggetto dalla scarsissima sensibilità ambientale”. Ma evidentemente a Pisani andava trovata una collocazione. Chi campa di politica pretende di continuare a camparci ad libitum.

Regione, provincia e buona parte dei comuni dello spezzino sono governati da giunte rosse. In particolare da un Pd dall’identità cementizia e speculatrice, che in quel meraviglioso territorio oggi devastato progetta di costruire una megadarsena artificiale da mille posti barca circondata da migliaia di metri cubi di villette a schiera, alberghi e via dicendo, uno degli ecomostri più ecomostri che si possano immaginare (progetto Marinella: vedi http://blog.leiweb.it/marinaterragni/2009/07/18/la-rivoluzione-del-buon-senso/). Così il fiume Magra avrà più barche da trascinare alla deriva, alla prossima piena. Sono anni che strilllo, e non smetterò di strillare.

La nomina dei presidenti dei Parchi tocca al Governatore Claudio Burlando. La terribile lezione di questi giorni porti consiglio. In quei posti ci vuole gente competente e innamorata dell’ambiente, esperta di dissesto idrogeologico, malattia gravissima del nostro territorio, e capace di individuare soluzioni efficaci in una situazione in cui le risorse pubbliche scarseggiano.

Chi pretende di vivere di (cattiva) politica potrebbe anche considerare l’ipotesi di andare a lavorare, come facciamo tutti. E il Pd ligure farebbe bene a intraprendere una seria riflessione.

 

 


ambiente, Politica, TEMPI MODERNI Luglio 6, 2011

Un presidente competente

montemarcello, la spiaggia di punta corvo

Il mio bel monte smotta. E’ stato un inverno piovoso ed è franato un po’ dappertutto. Interrotta la bella strada che valica il promontorio del Caprione, qualche chilometro di spettacolari tornanti tra macchia e pinete. Alla spiaggia di punta Corvo, minacciata dai massi, luogo del cuore di generazioni di nativi e di turisti, non si può più scendere. Tanti sentieri nei boschi sono occlusi. La gente dei paesi è avvilita. Cambia la terra, il paesaggio, l’umore. Ci vogliono soldi, per sistemare le cose, e questo è molto scoraggiante. Ma ci vuole anche qualcuno che sia capace di sistemarle. La competenza vale più di qualunque budget. L’amore per la propria terra non ha prezzo.

A breve si dovrà nominare il nuovo presidente del meraviglioso Parco Montemarcello-Magra, ai confini tra Liguria e Toscana. C’è bisogno di qualcuno che sappia salvaguardare e riqualificare il paesaggio, progettare una rete di servizi, con ricaduta in posti di lavoro, in una zona dove di lavoro ce n’è poco, e il ricatto occupazionale è una spada di Damocle costante. Che sia in grado di pianificare una ripiantumazione dell’originale flora mediterranea minacciata da specie invasive, nocive e non autoctone. Ci vuole qualcuno che tutte queste cose le sappia fare.

Posizioni come queste, presidenza e il consiglio direttivo dei parchi, di regola sono in quota ai partiti, oggetto di scambio e di mercanteggiamento. C’è sempre qualcuno da sistemare in queste retrovie politiche, magari in attesa di una collocazione in prima fila. Ecco, sarebbe la definitiva rovina di questo meraviglioso sito. Oggi da sistemare c’è il Parco, non dei clientes. E in un momento come questo, in cui le risorse economiche scarseggiano, l’importanza delle altre risorse, quelle vere –la competenza, la passione civile, l’amore per il territorio- diventa capitale.

Tutte le associazioni ambientaliste e grande parte della cittadinanza ritengono che il professor Piero Donati, nato e cresciuto qui, storico dell’arte ed ex funzionario della Sovrintendenza ai Beni Storico Artistici della Liguria di Levante, da sempre in prima fila nella difesa e nella valorizzazione di questo territorio bellissimo e difficile, benché non in quota ad alcun partito, sarebbe il candidato ideale per la presidenza del Parco e avrebbe tutte le competenze necessarie per fare un ottimo lavoro.

La battaglia per il merito -a Milano oggi è gran parte del lavoro politico- è decisiva. Sarebbe importante che il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando considerasse la possibilità di questa nomina.

 

p.s. domenica 10 luglio, ore 11 a Montemarcello il flash mob «Pinne, fucile e occhiali per una… dimostrazione pacifica nel ricordo della spiaggia chiusa. L’iniziativa, promossa da un gruppo di «Amanti di Punta Corvo» per ricordare agli enti e alle istituzioni il valore turistico e affettivo della spiaggia chiusa al pubblico dall’ordinanza firmata dal sindaco di Ameglia dopo i vari sopralluoghi che hanno confermato la pericolosità per le frane sulla scogliera. Gli organizzatori invitano tutti i partecipanti a presentarsi in tenuta da bagno. Intanto sono centinaia le firme di residenti, turisti, bagnanti e affezionati raccolti dal Comitato di Montemarcello per protestare contro la chiusura prolungata della spiaggia e sollecitare interventi rapidi che ne consentano la messa in sicurezza.