papaveri 1

Ieri guardo dal treno la bella campagna veronese, i campi e i filari sui colli. E tutti quei papaveri puntuali al loro appuntamento, nonostante l’aria gelida, nonostante la nube che blocca gli aeroporti, nonostante l’euro che trema, nonostante l’irresponsabile avidità di certi esseri umani  –l’intoccabile “mercato”-che mette a repentaglio la sicurezza di altri esseri umani.

Papaveri imperterriti, lì a fare il loro misterioso lavoro, pieni di fiducia. E li invidio. Vorrei impararla, questa loro fiducia. Vorrei conoscere la loro stessa imperturbabile libertà.