Il corpo nudo della donna è così bello. E’ la madre in cui siamo nati, è il giardino a cui tutt*, donne e uomini, vogliamo tornare.

Il profumo del seno, il tepore del grembo, la dolcezza della bocca.

Il corpo nudo bello e buono della ragazza che ci ha partorit* e nutrit*, ritratto ossessivamente dall’arte, fin dalle Dee madri e dalle Veneri primitive.

Quel corpo che le donne ritroveranno nel proprio, e gli uomini cercheranno e ricercheranno con struggimento.

Il senso di morte del corpo sacro esposto per alzare l’audience, per fare aumentare i fatturati, per fare crescere il desiderio e riempirlo di cose, automobili, schiume da barba. Ridotto a merce fra le merci, mortificato e depotenziato.

E’ la cosa più blasfema che si possa immaginare.

Altro che moralismo e bigottismo. Si dovrebbe avere paura dell’inferno.

(hey però, guardate qui -e fino alla fine, dura un minuto e mezzo-: sentite cosa dice questo giovane rapper!)