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Corpo-anima, Donne e Uomini Ottobre 5, 2009

BOIKOT LA GRIFFE!

dree hemingway

dree hemingway

Bravò! a Costume National, che alle sfilate parigine ha bocciato la modella Dree Hemingway (figlia di Mariel, la Tracy di Manhattan, pronipote dello scrittore, inconfondibile aria di famiglia nel suo bel viso) perché, parole dello stilista della maison Ennio Capasa, “quando si è tolta la giacca non potevo crederci: uno scheletro. Troppo”.

Ancora troppe bambine anoressiche viste nei reportage dell’ultima tornata di sfilate, altro che codice di autoregolamentazione. Basta! Le giornaliste di moda ci facciano sapere chi sono gli stilisti sadici e  che continuano irriducibili a pretendere queste grucce di ossa. Boikot la griffe: i misogini che pensano alle donne in questo modo non possono più essere premiati.

TEMPI MODERNI Marzo 13, 2009

MISS ANA

Sfilate non ne ho viste, ma a giudicare dalle foto che ho visto qua e là sui giornali, non ho motivo di sperare che il peso medio delle mannequin si sia elevato di più di qualche etto. Molti stilisti si sono impegnati a non far sfilare anoressiche conclamate, come è accaduto nel recente passato (vedi foto qui sopra), ma la magrezza delle ragazze sulle passerelle resta comunque impressionante

Non ho mai creduto che l’anoressia sia ispirata dalla moda, ma credo ci sia un minimo comun denominatore tra le due cose: che è quello di un rifiuto della femminilità materna. Le ragazze non vogliono diventare madri, vogliono essere come i maschi,e fermano il loro sviluppo (mestruazioni comprese) sulla soglia della differenziazione sessuale. Anche la moda non vuole madri, ma creature efebiche, sessualmente indifferenziate. Il rifiuto di un sé materno è un frutto estremo dell’emancipazione, e finché le donne non si convinceranno di essere libere nella loro differenza femminile -che è poter essere madri-, e quindi finché non si vedranno belle in questa loro differenza, che è anche opima, sarà difficile che le cose vadano diversamente.

Intanto vedo che l’anoressia-bulimia è in aumento (150-200 mila casi) e che l’età del debutto della malattia scende verso i 10 anni e anche meno, ovvero alle soglie della pubertà.