guido bertolaso

guido bertolaso

E mentre vi rilassate con il furoshiki -istruzioni qui sotto-, provate a riflettere su questo: quando capiterà che la quantità diventerà qualità? che cosa potrebbe funzionare da catalizzatore del cambiamento? Mi riferisco alla vicenda Bertolaso, uno dei galantuomini di cui andavamo più internazionalmente fieri. E qui a Milano, modestamente, alla penosa storia di Milko Pennisi, presidente della Commissione Urbanistica beccato con la sua brava mazzettina in mano. “Sono rovinato”, ha detto. Sì, certo. Anche noi.

Chiunque abbia a che fare, anche occasionalmente, con l’edilizia, non ignora la corruzione del settore. E tante volte abbiamo detto che l’effetto paradosso di Tangentopoli è stato quello di sdoganare un sistema, di diffondere in modo capillare pratiche illegali, di allargare la schiera dei corrotti e degli intascatori, di renderci più realisti e rassegnati di fronte alla necessità di ungere ruote e meccanismi, di diventare noi stessi corruttori e corrotti. Forse questa diffusione microfisica dell’illegalità si sarebbe prodotta lo stesso, anche senza Tangentopoli, e ha a che fare con l’universalizzazione dei metodi mafiosi. Quel che è certo, Tangentopoli non è bastata a curare il male, come una terapia antibiotica inefficace e interrotta troppo presto, che corrobora l’infezione anziché arginarla. Quale può essere la medicina, a questo punto?

Quello che capita lo sappiamo tutti. La Casta e gli altri pamphlet li abbiamo letti tutti. Che oggi si vada in politica quasi unicamente per fare affari e non per amore della polis è ormai chiaro a tutti. Eppure lo scandalo definitivo non si produce. Parlando dell’affaire Bertolaso una gentile signora, sicuramente civile e corretta, ieri mi diceva un po’ piccata: “Però queste cose le fanno sempre saltare fuori in campagna elettorale”. Certo. Ma salvo errore, sempre possibile, queste cose sono successe. Perché si guarda il dito, e non la luna?

La corruzione non sarà mai estirpata definitivamente. Ci si accontenterebbe che fosse contenuta. Di una realistica riduzione del danno. Ma per quanto si pensi e si ripensi, non si comprende da quale punto possa partire il circolo virtuoso, né quando capiterà, e quale fattore occasionale potrebbe catalizzare il processo.

Questa è la discussione che vi propongo per il week end.

MILKO

milko pennisi