luisa muraro

Rubo a “Metro”, quotidiano free press, una riflessione intensa della filosofa Luisa Muraro. Molto interessante che una pensatrice così importante possa raggiungere il popolo dei non-lettori di quotidiani tradizionali, e forse dei non-lettori tout court, anche tantissimi stranieri, che ogni giorno sulla metropolitana e sul tram sfogliano questo genere di stampa. Mi pare un’operazione di grandissima utilità, e Luisa fa molto bene a tenere lì una sua rubrica. (Luis Muraro ha scritto tanti libri. L’ultimo si intitola “Non è da tutti” ed è pubblicato da Carocci).”Aprite i finestrini del metrò” dice il neoassessore Maran contro il grande caldo. Ecco, anche Luisa tiene aperti i finestrini del metrò.

 

Quando l’Italia si è motorizzata, non so quanti bambini sono morti perché ignari che le strade non erano più per i loro giochi ma per i camion, i pullman, le auto, le moto. Era il prezzo del progresso, si disse. Adesso che nel progresso non crediamo più, come chiamiamo la morte dei bambini dimenticati in auto? Se anche questo è un prezzo, che cosa paghiamo con le loro vite? Troppe occupazioni, troppe preoccupazioni, troppe evasioni, troppo mondo: non c’è abbastanza posto nella testa di un uomo e la creaturina, che si era addormentata come le capita volentieri quando l’auto va, invisibile sul sedile dietro dove è obbligatorio metterla (per la sua sicurezza, notate), sparisce dalla mente dell’adulto ed emigra nell’inesistenza.

Ma dalla trappola di ferro non può uscire e nessuno raccoglierà il suo grido d’aiuto

È capitato una, due, tre volte, che è un numero enorme da scrivere e da accettare, per cui non ditemi che devo andare avanti nella conta. Tre mi pare un prezzo sufficiente da pagare per gli sbagli fin qui fatti nelle contabilità del vivere, che cosa dare per avere che cosa. Le creature piccole custodiscono il segreto della gioia, che per noi è perso se ci diventano invisibili e mute, confinate come sono in un appartamento a consumare prodotti per l’infanzia. Portiamole all’aperto e iscriviamole nei bilanci delle aziende, dei Comuni, del globo, come una incancellabile fonte di gioia. Rendiamole indispensabili e indimenticabili.

Luisa Muraro