L’ultimo film del vecchio splendido Clint Eastwood, Hereafter (andate a vederlo) è una riflessione poetica e speranzosa sul passaggio della morte. I vecchi vanno ascoltati, perché sono più vicini a quel passaggio, riescono a intravedere qualcosa. Anche lui, come me, crede in quel fiume di luce che ci travolgerà come un glorioso tsunami. Sono contenta.

Non posso raccontare molto del film. Dico solo questo: che io l’ho letto anche e soprattutto come una riflessione su quell’inferno da vivi che è solitudine. Con il paradosso che è la morte a poter unire. “Qui sei tutte le cose“, rivela un’anima parlando attraverso la voce del sensitivo.

Mi piace la faccia intensamente buona di Matt Damon. E mi piace la libertà con cui Clint decide ogni volta di esplorare nuovi territori. Qui, come un vecchio cowboy affaticato da tante avventure, si avvicina con dolcezza e fiducia all’ultima frontiera.