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Ignazio marino

economics, Politica Ottobre 21, 2009

QUESTIONI PRIMARIE

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Come avrete visto, da primi che eravamo tra le mete del turismo internazionale siamo precipitati al quinto posto (dopo Francia, Gran Bretagna, Usa e Spagna): strutture inadeguate, scarso coordinamento nel settore, e così via. Per un paese come il nostro, luogo del “viaggio” per eccellenza, è una vera rovina. Anche difendere la grande risorsa del made in Italy, clonato e sotto attacco, è diventato prioritario. Il presidente Napolitano ha giustamente sottolineato che il turismo è un settore strategico per l’Italia, possibile volano per la ripresa dell’economia. Se la bellezza salverà il mondo, lo farà a cominciare da qui. E allora che si fa? Ecco, si fa questo che vedete.

Da almeno un paio d’anni strillo, su questo blog e ovunque, riguardo alla cementificazione della Liguria -che procede a ritmo inaudito, due volte la pur massacrata Calabria, e ora ci prepariamo a veder martoriare la Sardegna-, agli ultimi lembi di un territorio già esiguo sotto attacco, alla proliferazione di porticcioli turistici e seconde case che ne fanno una regione-albergo. Ho interpellato a riguardo il senatore Ignazio Marino, candidato alla segreteria del Pd, ho telefonato all’onorevole ambientalista Ermete Realacci -ma come può accettare quello che sta capitando?-, ho scritto, mi sono variamente sbattuta in grida e denunce, chiedendo al Pd di prendere una posizione netta sulle questione ambientali, perché l’ambiente non è un fiore all’occhiello, ma una questione primaria, qui dentro c’è proprio tutto: salute, sviluppo, economia, qualità della vita… Nessuna risposta: è la nuova e preoccupante versione della doppiezza ex-comunista. Un Pd di lotta e di governo, di laici e di cattolici, di ambientalisti e di distruttori.

E’ bene che vi facciate un’idea, specie se avete in animo di partecipare alle primarie del Pd. Il 28 ottobre la Regione governata dal pd Claudio Burlando varerà un piano casa impressionante. Le case sotto i 100 metri cubi potranno aumentare il volume fino al 60 per cento, le altre potranno crescere fino al 30 per cento. Potrà essere aumentata la cubatura di capannoni industriali, artigianali e agricoli. I benefici saranno concessi anche agli immobili condonati e perfino a buona parte di quelli abusivi, grazie a un emendamento proposto dal pd Luigi Cola. E anche gli enti parco potranno concedere l’aumento delle cubature. Un po’ di lavoro in più nell’edilizia, insomma, in cambio di un gravissimo attacco alla principale industria regionale, quella del turismo. Questa è la lungimiranza di Burlando, dei suoi alleati ma anche dei suoi oppositori del Pdl: il partito del cemento non ha colore.

Diamo la massima pubblicità a quello che sta avvenendo, e neghiamo il nosro consenso politico a chi distrugge l’ambiente.

AMARE GLI ALTRI, OSPITI, Politica Luglio 5, 2009

LO SPARIGLIO

Ignazio Marino non sembrerebbe avere molte chances. Dice di correre per vincere, e la sua discesa in campo è molto generosa. I miracoli possono capitare, certo. Dieci anni fa il presidente Barack Obama era un semplice avvocato che rimuginava di scendere in politica: in una divertente intervista ripubblicata dal New Yorker raccontava di come Michelle gli mettesse i bastoni tra le ruote.

Siamo messi a un punto tale che sperare nei miracoli è del tutto ragionevole. Anche se a me pare che Marino non siponga di quello che serve per produrlo. Ma i miracoli li fa solo il Signore, e che Dio gliela mandi buona. Ha tutto quello che serve per sparigliare, però. E per porre all’attenzione del Pd e del suo elettorato alcuni temi inaggirabili, alcune domande decisive a cui si dovrà rispondere in modo netto e non ambiguo.

A cominciare, io credo, dai temi ambientali, a cui oggi si collegano tutti gli altri: l’economia, lo sviluppo, l’idea di paese, il lavoro, la salute, e anche la cittadinanza femminile. A cominciare, quindi, almeno da quel paio di questioni che qui ho posto più volte.

Di chi è l’acqua, e come si intende gestirla? La sinistra può amministrarla come un bene da cui trarre un profitto, o le sue politiche dell’acqua devono essere diverse?

Contro il cemento di destra c’è solo il cemento di sinistra, come parrebbe oggi, o c’è un’idea di sviluppo del territorio -non semplice “salvaguardia”, ma gestione attiva e proficua- che esclude il profitto miope e guarda alla bellezza come straordinaria risorsa?

P.S. Io non sono affatto una notista politica, e poi quella dei partiti non è la mia politica. Sono solo una guarda, pensa, desidera, prova a fare da subito il mondo che vorrebbe che fosse, spera -con assoluto scetticismo- che la macchina antidiluviana dei partiti riesca a cogliere dalla società quel buono che ci capita e a rappresentarlo. E già mentre lo scrivo, non ci credo.

Politica Febbraio 12, 2009

DI QUA E DI LA’

Tanto per non parlare sempre e solo di Berlusconi: ieri sera a Otto e mezzo, riguardo alla futura legge sul testamento biologico, Massimo D’Alema ha detto più o meno -citazione non è letterale- che non vorrebbe che gli italiani fossero costretti anche andare a morire all’estero, così come sono costretti da una cattiva legge in materia di fecondazione assistita a rivolgersi alle strutture sanitarie di altri paesi.

In verità sulla fecondazione eterologa (con seme fornito da donatore ignoto) D’Alema a suo tempo si era tuttavia espresso in questo modo: «Ho forti dubbi. Non sarei contrario a usarla solo nei casi in cui esiste il rischio di malformazione del feto. Secondo me l’ anonimato del padre lede i diritti del bimbo che nasce… Sarei contrario a un testo che non prevede limitazioni su questa materia». Il fatto è che gran parte dei “turisti” procreativi all’estero ci vanno proprio per poter accedere all’eterologa.E allora, come la mettiamo? Di qua e di là? La solita vecchia cara doppiezza comunista?

Nello stesso solco, e ben più di attualità, la sostituzione in corsa del capogruppo Pd in Commissione sanità, dove si sta discutendo la legge sul testamento biologico. Via il senatore Ignazio Marino, chirurgo e autorevole portavoce Pd sul caso Eluana, firmatario del disegno di legge di minoranza; al suo posto Dorina Bianchi, già Udc, area teodem, che aveva appoggiato il decreto Berlusconi per la ripresa dell’alimentazione forzata a Eluana. Si: di qua e di là. Come sempre.