il sindaco pisapia incontra le milanesi, 28 settembre 2011

Con il sindaco Pisapia ho avuto qualche passaggio un po’ aspro, diciamo così, al tempo delle primarie per l’indicazione del candidato sindaco del centrosinistra. La lotta è lotta. Mi ero intignata su questa faccenda del 50/50, ero sicura che l’obiettivo era giusto e che il momento era arrivato, e ci davo dentro a più non posso.

Ma devo dire che a ogni nuova tornata di nomine -in queste ore, quelle del Pio Albergo Trivulzio-, vedendo che il sindaco quel principio lo applica con rigore e determinazione, scegliendo donne competenti e di valore, una per tutte Francesca Floriani, mi commuovo sempre di più. Oggi apprendiamo che anche il CdA dell’Università Statale, se non il 50/50 -su, un piccolo sforzo- garantirà che almeno 3 membri su 7 siano donne, in questo senso appare avviato anche il CdA dell’università Bicocca, e così via: un effetto virtuoso e a cascata, le istituzioni milanesi che una dopo l’altra rompono con il monosex. Sono felice di vivere in questa città, che mostra di avere capito.

Ringrazio di tutto cuore il sindaco Pisapia perché nel paese in cui le leggi nascono sempre insieme alla dotazione con cui aggirarle, un principio netto e intransigente come il 50/50 rischiava di dover conoscere molte eccezioni. Insomma, ci vuole quella che si chiama volontà politica, e il sindaco mostra di averla tutta. Immagino che sia per la formazione della giunta sia per le nomine nella municipalizzate Pisapia abbia dovuto tenere duro e anche dire molti no. Immagino che non sia facile, perché un alibi ricorrente della politica e del potere è che di donne “non ce ne sono”: e invece lui le scova sempre, quelle giuste per il posto giusto. E sono sicura che queste signore gli daranno molte soddisfazioni.

Resta il tema Expo, lì si risente ancora molto dell’imprinting misogino, ahinoi, di una sindaca che credeva di essere un uomo e le donne se le levava di torno, e di un governatore che con la sua giunta 15 a una la dice tutta. Speriamo che anche lì il sindaco, che è commissario straordinario, insieme all’assessore Stefano Boeri riesca a introdurre qualche cambiamento.

Ma intanto diciamo grazie, nella speranza che questo principio sia presto esteso al resto del nostro malconcio Paese, proprio allo scopo di farlo rifiorire. Ci vorrà lotta anche e soprattutto qui. E nella speranza per me stessa di non dovermi più occupare di questo, e di poter riservare tempo ed energie ad altro. Perché, onestamente, scusate, ma non ne posso proprio più…