Dunque il premier Mario Monti, discutendo con le parti sociali, ha parlato di rilancio della produttività come chiave per la crescita e l’occupazione.

Bene. Anche se continua a non essere chiarissimo che cosa debba crescere: quell’osceno Bengodi dei consumi non lo rivedremo più. E’ chiaro  invece che per rilanciare la produttività la pressione fiscale -le nostre aliquote sono le più alte del mondo- deve diminuire. Sulle imprese e sui lavoratori. E per diminuirla, la lotta all’evasione dev’essere feroce: ci sono nazioni che ci riescono, non sarà impossibile. E sulla spesa pubblica si deve intervenire: sarà demagogia, sarà populismo, ma il numero dei parlamentari non è diminuito, gli emolumenti neppure, le Province sono lì, i vitalizi pure, spese assurde che levitano costantemente.

Per carità, chi sono io per dire la mia? Solo una che tira avanti come tante una casa e una famiglia. Forse proprio per questo le dimensioni della coperta le ho ben presenti. Con questo carico fiscale spaventoso sulle spalle non potremo che fare due passetti, e poi fermarci, sfiniti. Quel poco ossigeno che resta non ci permetterà mai di respirare a pieni polmoni.

In effetti Monti ha aggiunto che lavorerà per ridurre il divario fra salario lordo e netto in busta paga. E Susanna Camusso ha proposto di detassare le tredicesime con le risorse della lotta all’evasione “per ridare fiducia alle persone”. Sempre meglio che niente, per carità, anche se con la “crescita” c’entra poco o nulla. Quei soldi in più serviranno alle famiglie per i debiti accumulati, o come riserva per un futuro che resta incertissimo.

Incontrando gli imprenditori, il governo ha sollecitato Confindustria e le altre associazioni ad avviare un confronto con i sindacati per ridefinire l’architettura contrattuale, al fine di aumentare la produttività. Tremano i polsi, sapete? Nel gergo aziendale fare aumentare la produttività, ottimizzare le risorse, da molti anni vuole dire tagliare, torchiare la gente e ridurne i diritti.

Apro i giornali, la mattina, e non vedo in prima, ogni giorno, la lotta all’evasione e la riduzione degli sprechi. Sono circondata di evasori e di spreconi, continuo a incontrarne dappertutto e ogni giorno. Il boccone è sempre più amaro da mandare giù.

La corda si potrebbe spezzare.