Madonna della Violenza

Ieri, sul “Fatto quotidiano” Massimo Fini racconta di aver partecipato a una puntata di Agorà,  tema: violenza sulle donne. E dice di aver citato D.H. Lawrence, che in “La verga di Aronne” scrive:

“Quasi tutti gli uomini, nel momento stesso in cui impongono i loro egoistici diritti di maschi padroni, tacitamente accettano il fatto della superiorità della donna come apportatrice di vita. Tacitamente credono nel culto di ciò che è femminile. E per quanto possano reagire contro questa credenza, detestando le loro donne, ricorrendo alle prostitute, all’alcol e a qualsiasi altra cosa, in ribellione contro questo grande dogma ignominioso della sacra superiorità della donna, pure non fanno ancor sempre che profanare il dio della loro vera fede. Profanando la donna essi continuano, per quanto negativamente, a concederle il loro culto“.

Alla citazione di Lawrence, Fini ha aggiunto questo suo parere: che “oggi l’uomo, privato della possibilità di esercitare il suo ruolo virile (non può più provarsi in guerra, sostituito dalle macchine, non c’è più il servizio militare né il nazionalismo passionale, la forza fisica , con la tecnologia, non conta più nulla) sente in modo particolarmente acuto questa sua inadeguatezza nei confronti della donna… e questo può far scattare, per contraccolpo, un surplus di aggressività“.

Mi pare che di materia su cui dibattere qui ce n’è.