Sul New York Daily News il comandante Schettino, quello che non è “andato a bordo, cazzo!”, lo chiamano Chicken of the Sea, il Pollo del mare.

Psicologi, sociologi, filosofi, antropologi, opinionisti di tutto il mondo scatenati a condurre una specie di inchiesta parallela a quella della magistratura. Oggetto: l’Onore Perduto. Come se, tutto sommato, la colpa imperdonabile di Schettino fosse quella di essersi comportato come un quaquaraquà, mandando in pezzi i codici condivisi del patto virile, più ancora che quella di aver causato la morte di un gran numero di persone. Di aver svergognato il genere maschile, attentando al suo ordine simbolico.

Una codardia messa a confronto con la fermezza virile del comandante Gregorio De Falco, in un dialogo che sembra scritto da Melville o da Hemingway e interpretato da due grandissimi attori.

“Perché non pensare che la guerra e il lungo girovagare possono aver modificato Ulisse?”, si domandava nel suo libro “Penelope a Davos” Ina Praetorius.

E’ un discorso fra soli uomini, e per una volta è giusto che sia così. Seguo con attenzione, e anche con rispetto, questa megaseduta di autocoscienza maschile, che offre interessanti indizi sullo stato di salute del patriarcato.

Un’occasione purissima, che non va perduta.