A Napoli capita anche questo, ed è un segno della politica nuova

CLEANAP | Piazza Pulita| Guerrilla di civiltà
CLEANAP non è un’associazione, non è un organizzazione, nè altro… è un gruppo di liberi cittadini accomunati dall’amore per la nostra Napoli e dalla voglia di non stare più a guardare.
Ecco perchè, ispirati da altri cittadini che hanno ripulito piazza del Plebiscito, siamo scesi in piazza Bellini l’11 giugno per “FARE PIAZZA PULITA“!

Armati di scopa, paletta, detersivo, buste e, ovviamente, di buone intenzioni, abbiamo dato dignità ad un luogo stupendo, troppo spesso mortificato per la cattiva gestione…
Abbiamo voglia di farlo ancora, ma per riuscirci abbiamo bisogno anche di te!

Nostro intento è accendere un meccanismo a catena volto alla sensibilizzazione preventiva…perchè è più facile non sporcare che pulire!

L’evento, per parlare come facebook impone, si chiama CLEANAP, una crasi tra il verbo To Clean e NAP(oli). Se lo andate a pronunciare “CLEANAP”, diventa “CLEAN UP”, i cui svariati significati rimandano a: moralizzare – pulire – raccogliere – regolare – ripulire.
Il sottotitolo dell’evento è Piazza Pulita, che ha una valenza didascalica, ma anche metaforica.

Basta con l’ARMIAMMC E IAT! Scendiamo e diamo il nostro piccolo segnale!

e poi, qui di seguito, una conversazione su Napoli by Facebook tra me e Mercedes L.

Mercedes:      Napoli: a) mandolino, il golfo, il pino, torna a Surriento, il cuore dei napoletani. b) camorra,inciucio, il senso dello stato inteso come solo dovere per gli altri, una città la cui rabbia è sempre commista alla rassegnazione …che a comandare sono solo capaci “gli altri” e i camorristi.
Hanno avuto già nel 1975 Valenzi sindaco, sembrava la svolta, il PCI dalle mani pulite che imprimeva un nuovo volto alla pubblica amministrazioni e arrivammo a Bassolino… ora faranno fuori De Magistris(che spero abbia già la scorta…perchè non si sa mai!!)
Napoli non ha speranza, nessuna città ha la corruzione nelle vene così densa, poi ci sono realtà di grande coraggio… ma non intaccano la sostanza.Hai ragione è atroce l’accoglienza riservata a De Magistris.Io spero di avere torto nell mio pessimismo.

Marina:       Cara Mercedes, la tua analisi è impietosa ma anche realistica. Noi a volte ci facciamo il film: da una parte la camorra, e dall’altra Napoli imprigionata. Il fatto è che Napoli è anche la camorra, l’intreccio è mortale. Devo dirti che ho conosciuto persone molto attive nel csx napoletano, che tuttavia nei loro comportamenti personali e politici dal mio punto di vista erano seriamente censurabili: primato delle relazioni, familismo, fondi dell’Europa spesi in modo dissennato… Purtroppo è così. Tuttavia lo strazio per quei bambini con l’asma a causa dei roghi e con le palline di canfora in tasca per poter respirare è grande, un pensiero costante.

Mercedes:     Cara Marina, tra i bambini, tra quel 20 per cento in più che soffrono di patologie bronchiali acute ci sono tutti, anche i piccoli incolpevoli figli dei malavitosi.Ai camorristi in questo momento però il bene da difendere è il denaro a tal punto che, anche il vederli con le palline di canfora, lo considerano un prezzo da pagare.

Marina:        Sì, è la cosa che mi aveva molto colpito in Gomorra, questa onnipotenza e onnipresenza dei soldi. Vivevano alle Vele come animali, in canottiera e ciabatte di gomma, gonfi di cibo e di droghe, una specie di insignificanza della vita, di fronte alla mostruosa significanza del denaro.

 

Ho pensato ai discorsi che abbiamo fatto qui su Milano, sul dono e sul gratis, e alla mostruosità che nascono dal fare tutto solo per soldi, anche i propri figli con l’asma e la naftalina in tasca.