opera di Gianni Moretti, uno dei 4 artisti che partecipano al progetto “Cose da uomini”

Ottima idea: proporre a 4 artisti trentenni un faccia-a-faccia intensivo con la “questione maschile”, fargli fare  i conti nel profondo con la parzialità della propria identità sessuata e con le radici culturali della violenza. Perché possano restituire, nelle forme della loro arte, il senso di questa esperienza.

“Cose da uomini- La violenza sulle donne nelle opere di quattro artisti contemporanei” è un’iniziativa organizzata a Bolzano per iniziativa di Susanna Sara Mandice, collaboratrice del Mart, museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, e con il supporto della Città di Bolzano, di Gea – Centro d’ascolto Antiviolenza, della Caritas e della Questura di Bolzano (partner: Walthers’, Rosenberg&Selliers e Franzmagazine).

Quattro artisti, Gianni Moretti, Benjamin Tomasi, Benno Steinegger, Cosimo Veneziano, ospitati in un workshop residenziale di 4 giorni per un training a tempo pieno, una specie di master esistenziale sul tema della violenza sessista e dell’identità maschile condotto da qualificati addetti ai lavori: Stefano Ciccone dell’Associazione Maschile Plurale, che porta a Bolzano il suo ricchissimo percorso di riflessione autocosciente, operatori dei consultori per i maltrattanti della Caritas e operatrici della Casa delle donne di Bolzano, forze dell’ordine, e altre-i.

Gli artisti “restituiranno” con 4 opere, nei linguaggi più diversi, il senso di questa esperienza e l’incontro “a partire da sé” con il tema della violenza.

Le opere saranno esposte dal 7 marzo al 4 maggio presso la Galleria Civica di Bolzano.