la triennale di milano

Cos’è la “politica vecchia”, e cos’è la “politica nuova”?

Per il sindaco di Milano Giuliano Pisapia sarebbe “politica vecchia” interferire con la scelta “autonoma” del cda della Triennale, prestigioso ente culturale milanese, che ha nominato presidente Claudio De Albertis, già presidente di Assimpredil, l’associazione dei costruttori. Il Re del Cemento, che è la malattia più seria del nostro territorio.

Per me “politica vecchia” è invece una nomina che non tiene affatto conto del merito e delle competenze, e non si capisce allora che cosa tenga in conto, e viene perciò da pensare male.

Ma c’è anche il fatto che De Albertis è titolare dell’impresa che sta realizzando il contestatissimo parcheggio in piazza Sant’Ambrogio, scempio che non preoccupa solo i residenti, ma viene guardato con orrore anche dal resto del mondo, che parla di “assedio” della basilica:

http://www.europeanhistories.com/santambrogio-under-siege

A mio parere, infine, è “politica vecchissima” trattare l’arte e la cultura e la bellezza, compresa la bellezza naturale, come “sovrastruttura” e in qualche caso come merce di scambio, in linea con chi scelleratamente pensa che “la cultura non si mangia”.

E invece la cultura si mangia eccome. La cultura, le bellezze artistiche e naturali potrebbero essere il pane, e non solo le rose, per il nostro Paese. E sorprende molto che la nuova nuovissima giunta milanese questo lungimirante nuovo, questo possibile nuovo Rinascimento non l’abbia al centro delle sue politiche, ancora troppo sensibile alle ragioni di chi pensa al territorio in termini di superfici edificabili e cubature.

Perciò sottoscrivo senza esitazioni e vi invito a sottoscrivere l’appello di un gruppo di intellettuali che trovate qui:

http://www.petizionionline.it/petizione/appello-al-sindaco-di-milano-per-la-nomina-del-presidente-della-triennale-di-milano/6318

E in attesa di sentire una parola dal sindaco, che questa nomina inopportuna può bloccarla -è nei suoi poteri-, ringrazio l’assessore Boeri per essere stato l’unico a porre con forza la questione in giunta, testimone solitario di questo nuovo che fa fatica ad affermarsi contro una vecchia politica che nella giunta arancione resta, ahinoi, piuttosto ben rappresentata.