Queste che vedete, con le loro incantevoli faccine sorridenti, sono due sorelle pakistane di 15 e 16 anni che ballano sotto la pioggia nel prato di casa -Chilas, nord del Paese- mimando allegramente una scena da Bollywood. Anche la mamma balla insieme a loro. Una scena di gioia e spensieratezza -che cosa c’è di più festoso e istintivo di un ballo?- che viene ripresa con il telefonino da un parente e diffusa tra amici e conoscenti.

Secondo il fratello delle ragazze questa scenetta di gioia disonorava la famiglia. Domenica sera, con l’aiuto di 4 amici, il ragazzo ha ucciso sua madre e le sue due sorelle. Per salvare l’onore, dopo una lunga premeditazione -il ballo sarebbe avvenuto 6 mesi fa- ha tolto la vita a chi gliel’ha data, e alle sue dolci sorelle, uccidendo una parte di sé.

Leggere questa notizia stamattina mi ha scaraventato in una tristezza abissale.

E’ intollerabile il contrasto tra la gioiosa innocenza di quel ballo sotto la pioggia, piccolo e domestico inno alla vita, e la turpitudine di quell’onore portatore di morte, più forte di ogni altro legame, più potente dell’amore.

Fatemi capire che cose’è questo onore.

Fatemelo capire, perché io sono una donna, e non lo so.

 

Giovedì, ore 11.30:

provo a darmi una spiegazione da sola.

Credo che l’onore sia un patto tra uomini maschi la cui violazione mette in pericolo tutta la “fratria”.
Le donne sono un pegno di questo patto, e vanno efficacemente controllate.
Se un uomo non sa controllare le “sue” donne non è un uomo, e mette in pericolo tutti.

La fratria gli chiede quindi una riparazione, anche al prezzo del sacrificio degli affetti più cari.