Noi guardiamo speranzosi (?) alla politica. Ma è raro che la politica -quella politica- si inventi qualcosa.

Alla politica -a quella politica-, quando e se funziona,  si può chiedere al massimo di non ostacolare o addirittura di facilitare quello che di buono sta già capitando nella vita reale, di saper cogliere i segnali che vengono dalla politica vera, la politica che facciamo tutti e ogni giorno quando troviamo il modo di minimizzare i danni e massimizzare i vantaggi del vivere insieme, e di farli fruttare.

Detto alla buona, dobbiamo cavarcela senza di “loro”. Dobbiamo scovare le cose buone e fruttose che stanno capitando nelle nostre vite e nelle vite degli altri, dare a queste cose il massimo di pubblicità, fargli propaganda, mettere in comune. E spingere insieme per realizzarle.

Ho assistito qualche giorno fa -al Capri Trendwatching Festival- a un interessante dibattito sul tema dell’invenzione e dell’innovazione. Gli interlocutori erano Adam Arvidsson, autore di “Societing Reloaded” e teorico delle nuove relazioni produttive, e Andrew Keen (“Digital Vertigo”), imprenditore della Silicon Valley e critico dell’imperativo della condivisione. Se per Arvidsson oggi l’economia e l’impresa sono basate sul networking e sulla collaborazione, per Keen il “social” e l’open source sono pura ideologia, l’invenzione -e il guadagno che ne deriva- sono strettamente individuali, quello che funziona davvero è il “secret source”. “Chi ha creato il pc” dice “l’ha fatto da solo”.

A me pare questo: che se il “colpo di genio”, chiamiamolo così, è del singolo, la realizzazione chiede condivisione fiduciosa.

Per farla breve: mi piacerebbe che in questo blog, mentre continuiamo a discutere di tante cose, aprissimo un file -o tenessimo un filo, come preferite- sui segnali “deboli” ma promettenti, a qualunque titolo: buone idee di impresa, iniziative che meritano attenzione, idee, intuizioni, lampi di luce, modi per arrangiarsi che offrono spunti da osservare e sviluppare, cose interessanti che state facendo o vedete fare, anche non immediatamente “profit”.

E’ il momento per cambiare musica. Suoniamola insieme.

Per esempio, un bel po’ di ottime idee le trovate qui.

 

Aggiungo una mia piccola lezione  radiofonica (un po’ raffreddata) su Etty Hillesum.

C’entra molto, con la fiducia.

Potete ascoltarla qui