Quando uno tira pugni e combatte fino quasi a uccidere con il primo o la prima che gli capita, come è successo nella storia del tassista milanese o in quest’ultima della giovane rumena, e per ragioni più o meno futili -decisamente futile nel caso romano, forse un po’ meno in quello milanese- vuole dire che è già in guerra contro un nemico invisibile. Ua guerra fantasmatica che viene agita su un oggetto occasionale.

Chi è questo nemico invisibile?