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Gesù, non vorrei davvero essere un responsabile della sicurezza. Più si stringe la maglia dei controlli, più diventa facile che si smagli: il paradosso è questo. Mentre scrivo, alle 8 del mattino, il terminal partenze dell’aeroporto di Ciampino è stato sgomberato a causa di un  bagaglio non identificato, e la questione sicurezza è all’ordine del giorno nelle agende di tutti i governi occidentali.

Io come la grande parte dei cittadini sono pronta a tutto, anche alla noia del body scanner (a patto che non mi bombardino di radiazioni nocive). Ma mi domando: la strada è proprio questa? Com’è che via via che presidiamo e controlliamo e scrutiamo finiamo per sentirci sempre più insicuri? Per quanto tempo può essere mantenuto uno stato di all’erta così rigoroso? (si è visto che presto o tardi si molla… a molti, soprattutto a molte è capitato di imbarcarsi con più di 100 ml di liquidi). E allora, esiste un altro modo di pensare la questione?