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8 marzo

Corpo-anima, Donne e Uomini, questione maschile Febbraio 11, 2020

IN RADICE- PER L’INVIOLABILITA’ DEL CORPO FEMMINILE

Un’ampia rete di associazioni e singole femministe radicali italiane collegate con il femminismo europeo darà vita nel prossimo marzo a un’articolata serie di iniziative alleate sul tema dell’INVIOLABILITÀ DEL CORPO FEMMINILE e invita altri gruppi e singole a unirsi alla mobilitazione. Per aderire scrivere a inviolabili01@gmail.com o nei commenti al post

Donne e Uomini, economics, italia, lavoro Febbraio 28, 2014

8 marzo: l’8 x 1000 x creare LAVORO!

 

Ottima idea di alcune amiche (Annamaria Salinari, Caterina Della Torre e altre): l’8 x 1000 per creare lavoro.

Un’idea subito praticabile, femminilmente concreta e a cui moltissimi contribuenti aderirebbero con convinzione.

Qui ve la racconto. E aderisco all’iniziativa, che sarà ufficialmente lanciata il prossimo 8 marzo con una manifestazione davanti a Montecitorio.

 

CHE COS’E’ L’8 X 1000?

E’ una quota d’imposta, ricavata dall’IRPEF, che la Repubblica Italiana ripartisce secondo le scelte dei contribuenti, fra lo Stato e varie confessioni religiose, tra cui la Chiesa Cattolica. E’ stata introdotta dall’art. 47 della legge 20 maggio 1985 n.222 in attuazione del concordato tra Repubblica Italiana e Santa Sede, e stabilisce gli ambiti nei quali i soggetti beneficiari possono impiegare i fondi ricevuti e il meccanismo di calcolo di tale quota. I contribuenti non hanno obbligo di destinare il loro 8 x 1000, ma se non effettuano una scelta viene ripartito tra i soggetti beneficiari in proporzione alle scelte espresse dagli altri.

 

8 x 1000 ALLO STATO

Viene utilizzato per interventi straordinari, come: fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati, conservazione beni culturali. Con la Legge di Stabilità 2014 è stata introdotta una quota in favore dell’Edilizia Scolastica. Talvolta, per mancanza di disponibilità finanziaria, una parte dell’8 per mille viene destinato dal Governo a bilancio generale, per scopi estranei da quelli previsti.
Una sezione del sito internet del Governo è comunque dedicato alla gestione dei fondi di pertinenza statale. Lì è possibile sia consultare l’elenco delle attività finanziate, sia candidarsi per ricevere finanziamenti ad attività che rientrino nelle categorie d’intervento previste.

 

8 x 1000 ALLA CHIESA CATTOLICA

Poche quote vanno allo Stato: nel 2013 la Chiesa Cattolica ha totalizzato l’82 per cento delle preferenze, per un importo pari ad un miliardo e 32 milioni. Perchè? Per svariate ragioni: perchè i contribuenti non sanno che pur non facendo la scelta la loro quota sarà comunque considerata in base alle percentuali di coloro che invece hanno scelto. Perchè molti contribuenti sono cattolici e hanno fiducia nell’uso che la Chiesa Cattolica farà della loro quota. Perchè, se pur laici, hanno ormai poca fiducia nello Stato. Perchè lo Stato pubblica sul suo sito (non tutti hanno internet) l’utilizzo che fa dell’8x mille ma non LO pubblicizza così come fa   la Chiesa Cattolica.

 

CRISI DEL LAVORO COME CALAMITA’

Anche la mancanza di lavoro -oggi gli ultimissimi e drammaticissimi dati– e di risorse economiche da destinare a misure per l’occupazione a agli ammortizzatori sociali può essere considerata come una calamità, individuale e sociale.
L’idea è quella di un 8 x mille da destinare a un Fondo per l’Occupazione che avvii progetti che creino lavoro e supportino l’economia. Con un’attenzione particolare alla migliore risorsa di cui il nostro Paese dispone: la cultura.

 

FONDO PER L’OCCUPAZIONE: CHE COS’E’?

Una quota dell’8 per mille devoluto allo Stato -da definire con apposito decreto- dovrebbe andare a costituire il patrimonio di una Fondazione per l’Occupazione che si occupi di progetti, crei cooperative e posti di lavoro.
Il patrimonio si rigenererebbe grazie ad una parte degli utili delle cooperative e all’8 x 1000 della dichiarazione dei redditi annuale. Il Fondo sarebbe gestito da una Fondazione per l’Occupazione costituita da professionisti allo scopo di creare e selezionare, realizzare ed avviare progetti che originino cooperative e posti di lavoro. Un Giurì per l’Occupazione garantirebbe il rispetto dello scopo della Fondazione, l’applicazione del processo e delle regole definite per la scelta dei progetti da finanziare, la trasparenza dei dati, l’analisi dei risultati per tarare e migliorare il processo. Il Giurì sarebbe inizialmente costituito in uguale misura da rappresentanti dello Stato (Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero del Lavoro) e rappresentanti della realtà proponente; in seguito costituito da rappresentanti dello Stato e da rappresentanti eletti dalla Fondazione, con vincolo di un solo mandato.

Quali progetti per l’occupazione: innovatori, internazionali, sostenibili, sociali, in franchising.

Ambiti: artigianato e piccola industria, arte e design, beni culturali, turismo ed enogastronomia, servizi.

Qui si può aderire alla petizione 8 x 1000 per il lavoro. La pagina Facebook la trovate invece qui.

Donne e Uomini Febbraio 16, 2009

SCATOLE PIENE

Mentre voi qui sotto continuate nelle presentazioni, vi racconto questo. Che avvicinandosi l’8 marzo, non faccio che ricevere inviti a parlare di qua e di là, inviti che sono costretta a declinare tutti, salvo quello già concordati da mesi, perché quest’anno sono presa in un modo spaventoso. Devo dirvi che, a quanto sento, quest’anno va fortissimo il tema “le donne e il potere“. E stamattina, d’istinto, ho detto a una, seguendo l’onda di un’irritazione che qualcosa vorrà pur dire, che io di questo tema ne ho le scatole piene. Le donne sono dappertutto, e mi pare che di potere ne abbiano non poco. Io lavoro ovunque quasi esclusivamente con donne, in posizioni di tutto rispetto. Ieri sentivo alcuni signori con notevoli responsabilità manageriali dire che ormai si assumono solo donne, perché sono le più brave, le più scolarizzate eccetera. E’ vero, non ci sono donne nella politica, ma meno male, visto quello che è la politica. Oggi non ci sono soprattutto perché non interessa loro esserci, sapendo che in quei posti non combinerebbero niente di buono. Quanto all’economia, credo che sia solo questione di tempo, visto che il sistema -maschile- del neoliberismo è crollato, e da qualche parte dovranno pur venire idee alternative.

Insomma, io di donne e potere non ne voglio parlare. E neanche della retorica “forza delle donne“. Voglio parlare semmai degli uomini, che si defilano da ogni responsabilità. E voglio parlare della felicità. Dello stare bene al mondo senza esercizio di potere né applicazione di forza. Fatemi parlare di donne e felicità, e anche di amore. Le donne sono troppo distratte dall’amore, la qual cosa mi preoccupa molto.