roberto saviano

roberto saviano

Il presidente del Consiglio Berlusconi attacca la letteratura e il cinema che parlano di mafia. Dice che è per quello che la “nostra” mafia, pur piazzandosi sesta nella classifica delle mafie del mondo, è la più famosa di tutte. Non ce l’ha con Mario Puzo. Ce l’ha con gi autori della Piovra e con Gomorra.

Falcone e Borsellino ci hanno insegnato che isolare qualcuno che ha dato un dispiacere alla mafia equivale a condannarlo a morte. Un premier dovrebbe saperlo. Il fatto è che Roberto Saviano è già sufficientemente condannato a morte. Forse togliere la scorta a quel ragazzo sarebbe stato meno grave.

Tanti ragazzi italiani stimano questo loro coetaneo coraggioso. Dovrebbero fare sonoramente capire che gli sono vicini. Restituirgli la solidarietà che il presidente del Consiglio gli ha tolto.

NOT IN MY NAME.

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