Hey, calma, è solo a titolo di ipotesi.

Dunque, poniamo che io intenda candidarmi alle primarie indette dal Partito Democratico per la scelta dei parlamentari da infilare nelle liste bloccate. Bene, procediamo con ordine: le primarie si terranno il 29 e/o il 30 dicembre, dunque fra 17 giorni -accidenti, famiglia e io abbiamo appena prenotato gli aerei non per i Caraibi, ma per il Sud, mio marito almeno a Natale con la sua famiglia ci vuole stare, ma amen-.

Ancora non so:

a) se voteranno solo gli iscritti al Pd, o gli elettori del centrosinistra, come alle altre primarie: nel primo caso, non avrei alcuna forza da contrapporre ai candidati espressi e sostenuti dal partito.

b) come si fa a candidarsi: servono delle firme? e di chi? ed entro quando? Supponiamo che servano, come nell’ipotesi di regolamento Civati-Vassallo: e perché mai gli iscritti al Pd, che avranno i loro candidati da sostenere, dovrebbero firmare per me, un’outsider, ovvero semplice elettrice? e anche in questo caso, ciao Peppa.

I “particolari”, così sono stati definiti, ovvero le regole del gioco, saranno stabilite lunedì 17. Immagino che le eventuali firme dovranno essere consegnate entro la settimana successiva. Dunque io, aspirante candidata non iscritta al partito, mentre lavoro e tiro avanti la famiglia e faccio l’albero e bado a mia mamma e a mio figlio, e faccio la spesa e da mangiare e vado dal dottore e in banca e in posta e mi occupo di parenti ammalati e magari compro qualche regalo di Natale e faccio le valigie e così via -perché il fatto di essere una donna, com’è noto, in questo Paese non è esattamente d’aiuto, o meglio: è d’aiuto per gli altri, non per le donne- dovrei anche mettermi in caccia di iscritti al Pd dai quali, e chissà in base a quali motivazioni, far sostenere la mia candidatura anziché quella di un candidato della loro corrente.

Non essendo Rosy Bindi o Anna Finocchiaro o Enrico Letta o anche molto meno, che il loro pacchetto di firme l’hanno già bell’e pronto nel cassetto a cura dei bravi portaborse, se non ho fatto male i conti troppe chance non mi pare di averle. Anche se forse quel lavoro lì saprei farlo bene. Quindi queste primarie troppo aperte non mi sembrano: o almeno, forse aperte per chi vota, quanto non è ancora chiaro, decisamente chiuse per chi, fuori dal partito, possa  aver pensato di candidarsi.

Quindi: ricambio magari sì, ma solo “interno”?

E  la famosa “società  civile”? E il famoso “patto civico”, tipo quello della Lombardia?

 

 

 

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