Stasera ore 18 alla Libreria delle Donne di Milano (via Pietro Calvi 29) un incontro che mi pare interessante e che segnalo a tutte/i, in particolare alle colleghe: che cosa dire, come dire parlando in pubblico ad altre donne. Come leggere la realtà con parole che diano forza per vivere meglio la propria vita. Introdurranno la discussione Silvia Motta e Luisa Muraro.

Uso questo spazio per fare a propaganda all’incontro -me lo permettete, amiche e amici?- perché mi pare una questione cruciale. Le donne hanno sempre più spesso occasione di stare in pubbliclo, e il rischio è che ci stiano aderendo a modelli già pronti, “separandosi” dal loro privato, ovvero cedendo all’idea di un pubblico diverso dal privato, facendosi fuori, non dicendo mai io, perdendo la loro forza.

Un modo per evitare questo rischio è correrne un altro: cioè contrassegnare nel luogo pubblico la propria differenza cedendo a un altro modello consolidato e approvato socialmente, quello del lamento, del vittimismo, del miserabilismo, della bisognosità. Ancora, togliendo forza a se stesse e alle altre.

E allora, in pubblico come si sta? come va organizzato il discorso, e quali contenuti vanno privilegiati?

Se si impara a fare questo, si impara molto di più sul fatto di stare nel mondo, all’aria aperta, liberamente come donne. E volendo potete già cominciare a dare qui qualche idea.

P.S. La falce-e-martello nell’immagine qui sopra è puramente casuale.